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Juventus-Real, ESCLUSIVO Oddenino: “Finale equilibrata. Dybala…”

Intervista al giornalista de ‘La Stampa’ alla vigilia della finale di Champions League

NEWS JUVENTUS/ Appuntamento con la storia per la Juventus. I bianconeri di Massimiliano Allegri, possono trasformare la propria stagione da leggendaria a mitologica. Per farlo, bisogna battere il Real Madrid in finale di Champions League. Il 'Triplete', spedirebbe la 'Vecchia Signora' nell'Olimpo del calcio. Alla vigilia della finalissima di Cardiff, la redazione di Calciomercato.it ha contattato in esclusiva Gianluca Oddenino. Con il giornalista de 'La Stampa', cerchiamo di capire in che modo la Juventus si avvicina all'atto conclusivo della stagione, ripercorrendo le tappe che l'hanno portata a vincere Scudetto e Coppa Italia.

CONSAPEVOLEZZA – “I bianconeri hanno una consapevolezza maggiore rispetto alla finale di Champions League del 2015 contro il Barcellona? Due anni fa era la Juventus stessa ad essere sorpresa dell'arrivo in finale – ha spiegato Oddenino ai microfoni di Calciomercato.it – Quest'anno si vive tutto in maniere diversa. Nelle ultime due stagioni i bianconeri hanno fatto un grande percorso di crescita, autostima e consapevolezza, capendo che non è più una sorpresa arrivare in finale di Champions. La Juventus ha tutte le carte in regola per centrare qualcosa di mitologico. Sarà una finale equilibrata e forse più divertente da vedere”.

QUESTIONE DI OBIETTIVI – “La sconfitta dell'Olimpico contro la Roma è stata l'unico neo della stagione di Allegri? Quella era un'altra Juventus e aveva di fronte un'altra Roma. I giallorossi si giocavano il proprio scudetto, ovvero il secondo posto che vale l'accesso diretto alla Champions League. Per i bianconeri non era la partita della stagione e si è visto nel secondo tempo. Si è trattato di un piccolo incidente di percorso perché gli obiettivi sono stati centrati. In finale di Coppa Italia contro la Lazio, si è vista una squadra completamente diversa”.

CAPOLAVORO ALLEGRI – “La partita più sbagliata dell'anno è stata quella di Marassi con il Genoa. Allegri perse dopo aver fatto e disfatto la squadra. Alcune sconfitte servono, come quella di Firenze. Da lì, Allegri ha varato il modulo con Higuain, Mandzukic, Dybala e Cuadrado insieme. Il tecnico è riuscito a far coesistere la forza della difesa italiana con una qualità europea che ha certificato il percorso netto in Champions League con zero sconfitte e l'eliminazione del Barcellona. E' stato questo il capolavoro di Allegri: far giocare insieme tanti attaccanti disposti anche al sacrificio. Se il 4-2-3-1 è stata la laurea per Allegri, il master è aver  convinto Mandzukic a giocare defilato rendendolo devastante”. 

IL FUTURO DI ALLEGRI – “Se non avesse dichiarato apertamente di voler restare a Torino, avrei pensato al possibile addio in caso di 'Triplete'. Lui però ha parlato chiaro e questa è la sua forza, così come la gestione dello spogliatoio. A differenza di Mourinho o Conte, non punta sul 'noi contro tutti'. Ha gestito la marcia d'avvicinamento alla finale di Champions League con il sorriso. La Juventus arriva a Cardiff con il massimo delle energie e la testa libera. Nell'arco della stagione, non era facile tenere fuori uno come Marchisio. Allegri esprime autorevolezza e non autorità. Quest'ultima può avere aspetti anche controproducenti, ma l'autorevolezza ti eleva. Con Bonucci ha rischiato, in caso di sconfitta contro il Porto sarebbe stato crocifisso, ma ha voluto dare un segnale a tutti. Lì ha vinto la sua partita e la svolta è stata totale. Nell'immediato non tutti hanno capito la grandezza di Allegri, ma col passare degli anni – comunque vada la finale di Champions – si avrà un quadro preciso dell'impresa compiuta dopo aver raccolto la pesante eredità di Conte”. 
 
LA CHIAVE DELLA FINALE – “Il Real Madrid è una squadra con una grande forza offensiva, ma ha una fase difensiva molto più delicata. Dietro vanno un po' più in difficoltà e secondo me la finale si giocherà proprio su quel punto di rottura. Dove la Juventus riuscirà a mettere in pressione la difesa del Real che potrebbe far fatica a gestire il peso dell'attacco bianconero”.

DYBALA TRA DEL PIERO E POGBA – “Il futuro di Dybala più vicino a Del Piero, da bandiera bianconera, oppure a Pogba, sacrificato dalla società? Visto il rinnovo di contratto e le prerogative di Dybala, direi più un futuro alla Del Piero. Però la Juventus in questo momento è al top a livello internazionale, quindi attira campioni e li tieni. I cicli sono fatti di momenti positivi e negativi. Inutile nascondersi, l'argentino fa gola a tutti e se non quest'anno, la prossima estate ci saranno club disposti a fare follie per averlo. La Juventus ha la forza economica per costruire su Dybala un futuro di successi ma se dovesse andare via, può al tempo stesso trovare un sostituto all'altezza”. 

Silvio Frantellizzi

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