Juventus, Marotta: “Allegri può continuare. Il ritorno di Conte…”

Il dirigente bianconero parla anche del proprio futuro e dei segreti della dirigenza

JUVENTUS MAROTTA ALLEGRI CONTE / La Juventus ha vinto il proprio sesto scudetto di fila, entrando nella storia della serie A. Roma e Napoli si sono avvicinate ulteriormente ai bianconeri in classifica ma non è bastato. La 'Vecchia Signora' completa il suo secondo passo verso il triplete e, intervistato da 'Radio Uno', Marotta ha parlato del progetto bianconero, commentando le ultime news Juventus. Ecco quanto evidenziato da Calciomercato.it: “Il primo scudetto è stato di certo il più bello, avendoci visto coinvolti in una grande emozione. Era un traguardo storico e insperato in quel momento, dopo un settimo posto”.

Juventus, dalla Champions League al dualismo Conte-Allegri

L'ultimo obiettivo stagionale sarà la conquista della Champions League, che vedrà la Juventus sfidare il Real Madrid a Cardiff: “Arriveremo in finale per essere protagonisti e non soltanto per partecipare. Non dovessimo avere la meglio però non sarebbe affatto un fallimento, resterebbe una stagione fantastica. Siamo migliorati rispetto a due anni fa, inserendo giocatori di caratura internazionali come Khedira, Madzukic, Dani Alves, in aggiunta al gruppo italiano. Siamo consapevoli di giocare alla pari col Real Madrid”.

CONTE – “Ci siamo ritrovati a gestire rapidamente l'addio di Conte. L'abbiamo fatto nel migliore dei modi, consapevoli d'avere un ottimo gruppo di giocatori, e di star prendendo un tecnico vincente, dati i successi col Milan. Un ritorno di Conte? Il made in Italy ha perso brillantezza, dunque un suo arrivo migliorerebbe lo spettacolo e aumenterebbe la competitività. Ben venga dunque il suo ritorno”.

ALLEGRI – “E' arrivato tra lo scetticismo generale, dimostrando coi fatti d'essere un grande allenatore e professionista. Un tecnico moderno deve anche riuscire a relazionarsi col gruppo. Il nostro rapporto ha tutte le premesse per continuare. In società tutti hanno il proprio ruolo e, se è vero che le prestazioni dei giocatori dipendono anche dal rapporto col tecnico, anche gli altri dirigenti hanno la loro importanza in tal senso. Non c'è una grande squadra senza un grande club”.

Juventus, lo zoccolo duro della BBC e il futuro di Marotta

L'ottima gestione del gruppo rappresenta l'arma vincente della Juventus, in grado di ben amalgamare calciatori di età differenti, tra campioni già affermati e futuri: “L'arrivo di Agnelli ha portato un rafforzamento societario, mirando a uno zoccolo duro di calciatori italiani, che hanno qualcosa in più rispetto agli stranieri, conoscendo l'ambiente in cui si gioca. Abbiamo lavorato su questo, su un mix tra giovani e meno giovani, preservando quel gruppo composto dai vari Buffon, Bonucci, Chiellini, Marchisio, che hanno aiutato tutti gli altri”.

MERCATO – “Abbiamo già acquisto Caldara e Spinazzola ma oggi abbiamo in giro più di 50 giocatori, sistemati temporaneamente in squadre italiane e straniere. L'arrivo in prima squadra è riservato a pochi ma ciò dimostra come la Juve creda molto nei giovani. Preso Keita? No! Lo ritengo un giocatore di spessore e di grande avvenire. Ha un contratto di un anno con la Lazio e non abbiamo avviato alcuna trattativa. Poi certo i calciatori forti interessano a tutti”.

SCUDETTO – “E' appannaggio dei primi 6-7 club, da noi alle milanesi, con Roma, Napoli e Fiorentina. Diciamo che vedo difficile l'ipotesi di un ritorno allo scudetto di squadre come il Verona, anche per una differenza di fatturato”.

FUTURO – “Abbiamo creato un gruppo vincente, un modello di riferimento importante. Prima o poi la mia esperienza con la Juventus terminerà, quando il rapporto giungerà al termine. Oggi però non ci sono affatto i presupposti per un addio. Il nostro rapporto è idilliaco. Personalmente poi sono ambizioso e voglio ancora vincere”.

Luca Incoronato @_n3ssuno_