Inter, Gabigol chiede scusa: “Ho avuto atteggiamento sconsiderato”

Ieri contro la Lazio l’attaccante ha abbandonato la panchina dopo il mancato ingresso in campo

INTER GABIGOL / Sul proprio profilo Facebook Gabigol ha chiesto scusa a compagni di squadra e tifosi per aver abbandonato la panchina ieri all'Olimpico contro la Lazio una volta appurato che non sarebbe entrato in campo nemmeno nei minuti finali: “Interisti e colleghi di lavoro, ieri durante la partita ho avuto un atteggiamento sconsiderato e inadeguato quando ho lasciato il campo prima del fischio finale – le parole dell'attaccante brasiliano, approdato dal Santos all'Inter nel calciomercato della scorsa estate per 29,5 milioni di euro – Dopo aver superato il calore della mia decisone, con calma e con il sostegno della mia famiglia ho potuto constatare che un tale atteggiamento è contrario alla sportività e ai miei valori professionali. Riconosco il mio errore e vorrei registrare le mie scuse sincere a tutti i nerazzurri (che mi hanno sempre sostenuto) e ai miei compagni di squadra“.

Inter, solo 183 minuti per Gabigol. Vecchi: “Società prenderà dei provvedimenti”

Anche se ha fatto mea culpa, la società di corso Vittorio Emanuele dovrebbe comunque sanzionare il classe '96 con una multa: “Se un giocatore non gioca non è sempre colpa dell’allenatore, lui ha delle buone qualità che deve però mettere al servizio della squadra – ha detto ieri sera mister Vecchi a proposito del 'caso' Gabigol, impiegato solo 183 minuti nonostante un investimento importante dai molti però lati 'oscuri' – Mi dispiace se non è entrato, sarà per la prossima volta. Quest’anno ha trovato poco spazio perché n questo organico ci sono giocatori in attacco molto forti: Icardi fa 25 gol a stagione, Eder sta facendo benissimo e Palacio anche se sta fuori si allena sempre al massimo. Merita una multa? Sono convinto che la società prenderà provvedimenti – la risposta per le news Inter dell'attuale tecnico nerazzurro – Come peraltro già avvenuto in passato con altri giocatori, anche se poi nessuno ne ha parlato…”