NAPOLI BENITEZ HIGUAIN SARRI / Nella giornata di ieri il Newcastle è ufficialmente tornato in Premier League, guadagnando la prima posizione in classifica. Grande festa per Rafael Benitez che, dopo l'esonero al Real Madrid, aveva scommesso su questa piazza per rilanciarsi in Premier. Intervistato da 'calcionapoli24.it', l'ex tecnico azzurro ha affrontato svariati argomenti, svelando anche qualche retroscena sul calciomercato Napoli. Ecco quanto evidenziato da Calciomercato.it: “Abbiamo deciso di venire qui lo scorso anno, quando il club era in difficoltà. Abbiamo avuto dei problemi interni, che da fuori non si vedono, così non siamo riusciti a salvarci. Si è poi scelto anche di premiare i tifosi, che venivano sempre a sostenerci, restando qui, per poi risalire al primo anno, cosa non semplice”.
NAPOLI – “Al nostro arrivo a Napoli abbiamo cambiato un po' la mentalità, portando giocatori di un altro spessore. Credo mancasse ancora un 30% mentre oggi non saprei dire a che punto è la crescita del club, che era forte e oggi lo è ancor di più”.
KOULIBALY-MERTENS – “Giocatori da Premier? Sono calciatori di buon livello e possono giocare ovunque. Credo però siano felici d'essere a Napoli”.
SARRI – “Credo stia facendo un grandissimo lavoro con la sua maniera di vedere il calcio. Ha costruito una squadra offensiva, che palleggia bene e attacca. La fase difensiva era migliore all'inizio, non così tanto quest'anno. Credo ai tifosi piaccia vedere tante reti”.
Tante le voci di mercato sul Napoli di Benitez, la cui caratura era in grado di attirare giocatori di un altro livello rispetto a quelli cui il Napoli era abituato. Lo dimostra l'arrivo di Gonzalo Higuain, del cui arrivo il tecnico parla così, spiegando il 'dubbio Damiao': “Il presidente venne da me a Londra e mi disse di scegliere un attaccante. Gli scrissi cinque nomi: Higuain, Lewandowski, Suarez, Dzeko e Mario Gomez. Quella del 'Pipita' è stata una scelta nostra, con Damiao che era una possibilità, qualora non fossimo riusciti a raggiungere i calciatori che volevamo”.
MASCHERANO – “Non è mai stato troppo vicino al Napoli. Ho parlato con lui qualche volta, però era a Barcellona e lasciare un club di quel livello non è facile”.
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