SERIE A NAPOLI CAGLIARI SARRI CONFERENZA / Ottima prova del Napoli di Maurizio Sarri, che si è imposto al 'San Paolo' col risultato di 3-1 sul Cagliari, che ha trovato con Farias la rete della bandiera allo scadere. Gli azzurri riescono a chiudere la gara e, visto il gol finale, si è evitata l'ennesima beffa di una stagione che, contro le piccole, ha regalato qualche amarezza ai propri tifosi.
Al termine del match il tecnico azzurro si è presentato in sala stampa per commentare anche il proprio futuro, elemento chiave del calciomercato Napoli, in attesa del match dei giallorossi contro il Milan a 'San Siro'. E' un Sarri che non nasconde la propria voglia di Napoli. La piazza lo apprezza, come hanno ampiamente dimostrano gli applausi del 'San Paolo' a ogni azione, con o senza rete finale. Le critiche nel calcio non mancano e anche l'ex Empoli si ritrova a fronteggiarne un bel po'. Guardando al futuro però c'è speranza, almeno nell'immediato presente.
Lo scorso calciomercato ha portato giocatori giovani e di qualità, che Sarri ha atteso per il tempo necessario, per poi schierarli dal primo minuto, certo del loro valore: “Nell'arco della stagione sono cresciuti molti giocatori, come Rog e Zielinski, il che è importantissimo, così come avere tante scelte in panchina. San Paolo? Ringrazio tutto il pubblico, che ti mostra un grandissimo affetto e ti fa sentire importante. Dal canto nostro proviamo a ripagarli al meglio, offrendo una squadra che regala emozioni, cosa che al nostro pubblico piace. Se qualcuno pretende si diventi di colpo il Bayerm c'è qualche problema. Restando nel nostro ambito, stiamo facendo benissimo”.
A domanda diretta sul futuro, Sarri inizia a parlare di ciclo da concludere, quasi quella di portare il Napoli a vincere qualcosa sia una missione per lui. Tifa per questa squadra da quand'è piccolo e vorrà dare il meglio di sé. Impossibile però stabilire quanto un ciclo possa realmente durare, rimettendosi in tal senso alla società, che deciderà soprattutto se privarlo di qualche protagonista: “La fine del progetto è la fine del ciclo. Inevitabilmente questo ciclo avrà un termine, per questione anagrafica e per cessione di giocatori, com'è normale per tutte le squadre. In questo ciclo si proveranno a fare grandi risultati ma in questo momento la società può solo sognare lo scudetto non programmarlo. Fine lontana? Si dovrebbe entrare nella mente del club e dei giocatori. Sappiamo che al di sopra di noi ci sono società più forti economicamente, il che rende difficile trattenere certi giocatori”.
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