CALCIOMERCATO INTER GABIGOL / L'emblema del caos e soprattutto della mancanza di una linea programmatica in casa Inter è sicuramente Gabigol. Da colpo a flop, l'attaccante brasiliano è anche un mistero. Nonostante sia stato pagato quasi 30 milioni di euro nell'ultima sessione di calciomercato estiva, la prima per il gruppo Suning, il classe '96 arrivato dal Santos ha giocato pochissimo. Anzi, pochissimo è eufemismo, visto che dall'inizio dell'autunno scorso, quando in pratica è iniziata ufficialmente la sua avventura a Milano, ad oggi ha messo in cascina appena 153 minuti, con gli ultimi quindici scarsi addirittura a febbraio contro la Roma, una settimana più tardi il gol messo a segno al 'Dall'Ara' di Bologna decisivo per i tre punti e che ha forse illuso i suoi più grandi estimatori.
Tra questi, ovviamente, l'agente Wagner Ribeiro e papà Valdemir. Una illusione e un 'trattamento' – dovuto a quanto pare a una inadeguatezza fisica e a un impegno non proprio completo del ragazzo in allenamento – che hanno fatto esplodere entrambi. Ribeiro, personaggio assai influente in Brasile e non solo che, tanto per dire, rappresenta pure un certo Neymar, più volte nel corso dell'annata con l'ultima pesante uscita a metà aprile: “Gabriel è stato umiliato fisicamente, moralmente e psicologicamente. E’ arrivato a Milano come campione olimpico col Brasile e titolare del Santos, nonostante il suo curriculum e l'investimento da 30 milioni non gli è mai stata concessa una chance”. Parole simili, ma in estrema sintesi, Barbosa senior le ha invece espresse, poi pentendosene visto che ha rimosso il post, su Instagram: “Si manca di rispetto ad una medaglia d’oro olimpica“. A questo punto la cessione del ventenne (21 ad agosto) appare toccasana inevitabile per l'Inter come per lo stesso Gabigol, anche se – a meno di grosse offerte ora non all'orizzonte – con la formula del prestito. Le indiscrezioni di calciomercato Inter danno l'Atalanta, 'alleata' di Zhang Jindong non solo per questioni calcistiche, come favorita. A Bergamo avrebbe più possibilità di giocare, molto probabilmente anche in Europa League, e di crescere sotto la guida di una società e di un tecnico come Gasperini che in carriera ha dimostrato di saper toccare le corde giuste coi giovani di talento.
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