CALCIOMERCATO TORINO CAIRO HART BELOTTI / Nel calciomercato Torino sono due le situazioni più spinose che tengono banco già da diverse settimane: la prima riguarda Joe Hart, portiere di proprietà del Manchester City, in prestito secco ai granata; la seconda è relativa ad Andrea Belotti e alla clausola da 100 milioni che potrebe essere pagata da qualche big del calcio mondiale.
Anche di queste due vicende di calciomercato ha parlato Urbano Cairo, a margine della presentazione del palinsenso Rai per il Giro d'Italia. Parlando ai cronisti presenti, tra i quali l'inviato di Calciomercato.it, il presidente granata ha spiegato: “Per Hart vediamo, è del Manchester City. Siamo contenti di lui, è un bravo portiere e una persona straordinaria nello spogliatoio. Sarebbe una buona cosa per noi proseguire con lui, ma bisogna capire se le decisioni che il City prenderà con lui saranno prese in tempi veloci o aspetteranno l'ultimo giorno come l'anno scorso. In questo caso non potremo aspettare”. Per l'eventuale sostituto si parla anche di Skorupski: “Con la Roma i rapporti sono ottimi, vedremo. Recentemente abbiamo preso Milinkovic-Savic che ha dimostrato in Polinia di avere grandi qualità e puntiamo moltissimo su di lui. Per Iturbe vediamo: con noi ha avuto anche un po' di sfortuna come nell'infortunio a Cagliari. Ha avuto una crescita graduale da quando è arrivato dimostrando buone qualità: vediamo perché il valore che la Roma gli attribuisce è molto importante”.
Inevitabile parlare di Belotti e di un altro gioiello granata, Zappacosta: “Il loro futuro, avendo un contratto a lungo termine con noi, lo vedo al Torino. Belotti ha una clausola rescissoria: se arriverà una società dall'estero che offrisse 100 milioni e lui fosse interessato, non potrei fare altro che accettare la proposta. Per il momento non abbiamo molte cose in ballo, se non molte squadre che vengono a vedere”.
Successivamente Cairo si sofferma anche sul commissariamento della Lega Serie A: “E' uno sbocco naturale di quello che dovrebbe essere il soggetto nominato come commissario, è già successo che quando la Lega fu commissariata il presidente della Figc assumesse il ruolo. E' giusto che in questo caso avvenga la stessa cosa. Non è una bella cosa essere arrivati al commissariamento, ma ci sono problemi di governance. E' giusto fare punto a capo per ripartire in maniera diversa, per organizzare le cose affinché la Lega sia molto più al passo con i tempi, per non perdere le grandi opportunità come nello sviluppo dei diritti all'estero: siamo in ritardo con le altre leghe come la Premier”.
B.D.S.
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