SERIE A PRANDELLI JUVENTUS NAPOLI ROMA / E' a caccia di un nuovo progetto tecnico Cesare Prandelli, che da quattro mesi ormai ha detto addio al Valencia, chiudendo alquanto in fretta la propria avventura in Liga. E' pronto a tornare alla guida di un club, senza escludere le voci di mercato Serie A.
L'ex ct dell'Italia torna a parlare del calcio nostrano, senza escludere in alcun modo l'ipotesi di un ritorno su una panchina della serie A, magari una di quelle che in passato lo ha già visto protagonista. Di questo e non solo ha parlato a 'Radio Uno'. Ecco quanto evidenziato da Calciomercato.it: “Dopo le mie dimissioni, al Valencia sono cambiate varie cose e forse hanno capito come impostare una società di calcio. Ora comunque sono pronto a iniziare da un'altra parte”
SERIE A – “Se due delle squadre più forti del campionato danno Pjanic e Higuain alla Juventus, non vanno a giocare per lo scudetto. Chiaro però che alcune squadre debbano fare cassa. Prima esistevano dei progetti tecnici, ora vedono solo progetti economici. L'unico tecnico è quello della Juventus, che dunque continua a vincere”.
JUVE-BARCELLONA – “Non credo la Juventus sia favorita ma ha il 50% di chance di passare. Per batterli devi farli correre per 90', al di là del coraggio necessario in campo. L'intensità di gioco della Juve potrà essere fondamentale. Difesa blaugrana? In Spagna capita spesso di trovare la settimana dove le grandi squadre subiscono pesanti sconfitte. A volte ci si prepara mentalmente per altre gare. Sulla difesa mi ripeto, bisogna essere bravi ad attaccare la loro fase di retroguardia”.
NAPOLI – “Il gioco di Sarri può ricordare quello del Barcellona. Penso però che il tecnico abbia capito che la sua squadra necessita di costruire a centrocampo, per poi pungere con un attacco senza riferimenti. Ha capito la strada giusta da seguire, poi è chiaro che il Barcellona ha fatto da apripista. Non tutti però possono avere la presunzione di attuarlo un tale possesso palla. Quest'anno avrei voluto vedere Higuain al Napoli. La strada di Sarri però è giusta, passando attraverso il gioco”.
INTER – “Credo quest'estate la società dovrà rivedere certe scelte. Visto da fuori, credo manchi la continuità, che è in grado di darti un grande campione. Dovranno trovare giocatori con fame sportiva, di successi, non soltanto economica”.
FIORENTINA – “Qualche anno fa non sarei andato via, anche se poi si è accettata la sfida della Nazionale per mille ragioni. Credo la Fiorentina stia pensando a un ciclo nuovo con un altro tecnico. Io vivo a Firenze e amo Firenze, tornare sarebbe un grande rischio ma nella vita occorre anche rischiare. Al momento ci sono chance estere per me. Mi sono arrivate proposte ma preferisco non dire da quali campionati”.
ROMA – “E' un grande frullatore che rende enorme ogni problema. Da esterno dico che è difficile mantenere sempre una certa lucidità in una piazza con tante pressioni. Allenare la Roma? Ogni allenatore andrebbe sulla panchina giallorossa”.
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