NAPOLI DIAWARA / Quando domenica sera ha saputo che non avrebbe giocato dal primo minuto, non deve averla presa bene. Amadou Diawara è così: di stare fermo non ne ha voglia, figurarsi di stare in panchina. Lui, l'uomo in più dell'ultimo calciomercato estivo del Napoli, ha imparato a fare la differenza, a non ascoltare quello che gli altri dicevano. Più si sentiva ripetere che non sarebbe arrivato da nessuna parte e più giocava, più gli dicevano che sarebbe rimasto a Bologna e più aveva voglia di spiccare il volo. La destinazione è stata quella azzurra e, al netto del tempo di inserimento, ha imparato anche all'ombra del Vesuvio come si fa la differenza. La carta d'identità recita '1997', può sembrare uno scherzo, ma in realtà il ragazzo guineano guarda tutti dal carro del più giovane. Solo Leandrinho e Zerbin, ultimi arrivi del calciomercato Napoli d'inverno, sono più giovani (rispettivamente 1998 e 1999), e infatti restano aggregati alla Primavera pur allenandosi col gruppo di Sarri.
Mercoledi, in Coppa Italia, l'occasione per rifarsi. Titolare dal primo minuto contro la Juve nella notte della verità. Quando, nel cuore del secondo tempo, ha superato Khedira con un sombrero e piroetta, il 'San Paolo' s'è stropicciato gli occhi. Il confronto col tedesco era l'esame forse finale per lui in una stagione dai mille test: prima la panchina, poi qualche sprazzo in campo, quindi la titolarità nell'undici azzurro. Diawara è riuscito in pochi mesi a sovvertire le gerarchie e relegare Jorginho in panca. Abbina tecnica a quantità, con due polmoni d'acciaio ed aperture a 50 metri che fanno la differenza. Deve ancora crescere, limare i difetti e diminuire gli errori, ma dalla gara con la Juve arriva la sentenza definitiva, quella che era già passata per il Bernabeu e le sfide col Real Madrid: il ragazzo arriverà lontano. La strada non è ancora tracciata: lontano sì, ma con quale maglia? Su di lui avevano già messo gli occhi i club europei quando vestiva rossoblu, ma, un po' per l'età ed un po' per il carattere non certo facile che ha mostrato a Bologna, nessuno ha avuto il coraggio di andarlo a prendere. Buon per il Napoli: la cifra sborsata sembrava esagerata (oltre i 15 milioni di euro), oggi invece già vale più del doppio. E la crescita con le lezioni di Sarri sta facendo effetto. Il finale di stagione, concitato quanto importante, può essere anche suo.
Atto finale della Supercoppa Italiana, dopo le semifinali giocate nei giorni scorsi: si contendono il…
Sapete chi ha realizzato più autogol in Serie A quest'anno? Ecco il giocatore, molto talentuoso,…
Nuova bufera può travolgere la Fifa: arriva il duro attacco, può saltare il Mondiale per…
Dopo la vittoria contro il Lecce, la Juventus si prende momentaneamente la vetta della classifica:…
Chiesa sente ancora male al ginocchio e non riesce ad essere a disposizione di Allegri:…
La Juventus torna da Lecce con tre gol e tre punti, la vetta della classifica…