MILAN CLOSING / Doveva essere il giorno delle strette di mano, degli annunci ufficiali, della tanto attesa svolta epocale. Ed invece, alla fine, si è trasformato nel giorno dell'ennesimo rinvio, che questa volta mette seriamente in discussione tutto l'affare da mesi e mesi al centro delle news Milan. Ci si aspettava per ieri un comunicato congiunto nel quale si ratificava un'ulteriore proroga del closing che dovrebbe far passare la proprietà del Milan alla Sino-Europe Sports. Invece la proroga non è stata formalizzata e dunque al momento non è possibile ipotizzare una nuova data per il closing.
Anzi, dalla mezzanotte è scaduto il contratto di esclusiva firmato con SES ed il nuovo contratto a cui stanno lavorando senza sosta gli uffici legali sarà valido soltanto dopo il versamento della terza caparra da 100 milioni che, si spera, arriverà entro venerdì, in modo di procedere poi alla chiusura tra fine marzo ed inizio aprile. Ma nulla, a questo punto, si può dare per scontato. E proprio in questa fase in cui si va avanti sostanzialmente sulla parola, con un gentlemen's aggreement, potenzialmente potrebbe inserirsi anche un nuovo investitore, in uno scenario che prevederebbe l'abbandono definitivo della trattativa con Sino-Europe Sports, la permanenza di Silvio Berlusconi che si terrebbe i 200 milioni della caparra per poi aprire ad un'altra cordata. Come quella rappresentata da Gancikoff e Galatioto, gli advisor che avevano lavorato a stretto contatto con Fininvest fino all'agosto scorso, con la quale secondo 'Tuttosport' potrebbero riprendere presto i discorsi.
Da entrambe le parti, comunque, filtra la volontà di chiudere l'affare, come conferma il comunicato ufficiale diramato ieri dalla Sino-Europe Sports, dopo un confronto con Fininvest, in cui ribadisce di “essere fortemente impegnata a continuare a lavorare con Fininvest per raggiungere il closing”.
Attenzione intanto ai prossimi giorni. Galliani, racconta 'La Gazzetta dello Sport', non avrà più in pratica l'ombrello della condivisione delle sue mosse con il suo successore Fassone. E da via Aldo Rossi si spinge per avere un via libera preventivo su alcuni aspetti gestionali e di calciomercato. Di particolare rilievo il tema rinnovi: probabile, ad esempio, che Suso possa rinnovare con i rossoneri fino al 2021 già entro marzo. Mentre per Donnarumma il discorso è più complicato: il giocatore chiede garanzie sui progetti milanisti, e ad oggi nessuno può dargliene con certezza.
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