CALCIOMERCATO INTER PIOLI / L'allenatore dell'Inter Stefano Pioli ha concesso una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. Calciomercato.it vi propone i passaggi principali dell'intervista del tecnico nerazzurro sul calciomercato Inter (“A giugno, per quanto ci riguarda, prepariamoci invece a cose importanti, di altissimo livello. I tifosi nerazzurri possono stare tranquilli, Suning ha davvero l’ambizione di rendere l’Inter una delle grandi del calcio mondiale”) e non solo.
BILANCIO INTER – “Dall’esterno i risultati negativi facevano pensare a un ambiente con diverse difficoltà, invece qui c’è tutto per lavorare bene: la società è presente, eccome. Per portare nuove idee serve tempo e collaborazione da parte di tutti. Non ho chiesto nulla del passato. Qui tutti sanno di partire alla pari”.
CALCIOMERCATO – “Dal mercato invernale mi aspetto di avere meno giocatori, specialmente nel reparto offensivo. Senza Europa League l’ideale è allenare un gruppo di 23-24 elementi al massimo. Sarà un mercato di transizione per tutti, a gennaio non si possono cambiare più di tanto certi valori. A giugno, per quanto ci riguarda, prepariamoci invece a cose importanti, di altissimo livello. I tifosi nerazzurri possono stare tranquilli, Suning ha davvero l’ambizione di rendere l’Inter una delle grandi del calcio mondiale. A gennaio qualcosa faremo, non scordiamoci però che siamo condizionati dal fair play finanziario. 100 milioni da spendere sul mercato in estate? Preferirei acquistare 3 giocatori da 30 milioni ciascuno, uno per reparto, piuttosto che uno solo da 100. Non manca molto per tornare ai vertici del calcio che conta”.
SIMEONE – “Sapete la verità? Non mi toccano per nulla le voci su Simeone all'Inter. Quando ero alla Lazio girava la stessa voce: 'Un giorno allenerò i biancocelesti'. Ci inseguiamo…”.
OBIETTIVO – “Certo che possiamo credere al terzo posto, siamo l’Inter. Dobbiamo crederci anche perché abbiamo margini di miglioramento enormi”.
ICARDI – “Voi lo giudicate per i gol. A Reggio secondo me ha fatto molto bene, ha lavorato tanto per la squadra. Credo che possa legarsi maggiormente alla manovra, fornirci qualche possibilità di giocata in più non solo in profondità. Mauro sta facendo un lavoro decisamente importante. Certo, i centravanti sono felici quando segnano, ma solo sacrificandoci come squadra possiamo ottenere risultati. E tutti lo stanno capendo, Mauro in primis”.
JOVETIC – “Durante un faccia a faccia ha manifestato un certo malumore per alcune scelte. Io convoco i giocatori pronti, in ogni senso...”.
PERISIC – “Mi dispiace che passi per apatico o svogliato. Ivan si impegna sempre, lavora, è volenteroso ed è pure simpatico. Lo frega quell’espressione un po’ così (ride, n.d.r.)… Punto davvero molto su di lui, ha qualità da fenomeno, è difficile trovare in giro gente che calci così bene con entrambi i piedi”.
GABIGOL – “Sta lavorando bene, ma lo stanno facendo tutti. Deve entrare nel mondo italiano ancora meglio, dimostrarmi di essere più forte della concorrenza. Nessuna preclusione, io faccio giocare chi mi fa vincere“.
CANDREVA – “Non avevo dubbi del rapporto che avrei avuto con lui, nonostante ciò che è accaduto a Roma. Sapevo che avrebbe voluto dimostrare di poter stare a questi livelli e se riuscirà a mantenere la concentrazione con più continuità, diventerà un top player: gli manca tanto così, un niente…”.
BROZOVIC – “Marcelo è eccezionale, ha sempre voglia di giocare, basta guardare i dati sull’intensità e sul volume della sua corsa in partita. Solo che è uno passionale e ogni tanto disperde energie e lucidità”.
PINAMONTI – “Credo che sia il miglior centravanti della nuova generazione in Italia. Lo voglio subito in prima squadra, può darci una mano concreta da qui a fine stagione. Anche per questo ho chiesto di sfoltire l’attacco”.
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