CALCIOMERCATO JUVENTUS MAROTTA – Juventus in fuga in campionato dopo la vittoria nel big-match contro la Roma e a caccia di un centrocampista di spessore per il calciomercato di gennaio. Beppe Marotta, per il calciomercato Juventus, si è nuovamente soffermato su Bentancur e Witsel: “Non nascondo che su questi due giocatori stiamo lavorando. Su Bentancur abbiamo un diritto di prelazione che scade ad aprile 2017 e lo riscatteremo – ha dichiarato l'Ad bianconero a 'Radio Anch'io Sport' – Non lo porteremo a gennaio, ma l'anno prossimo. Witsel è un'opportunità perché scade nel 2017, abbiamo avuto dei contatti con lo Zenit per tentare di anticipare l'acquisizione e rimaniamo in contatto per avere la risposta definitiva“.
GIOVANI ITALIANI – “Caldara e Gagliardini sono molto interessanti. Noi abbiamo come primo obiettivo monitorare e reclutare i migliori giovani al momento. Avere uno zoccolo duro italiano è una componente vincente, noi negli ultimi sei anni lo abbiamo formato. Abbiamo fatto un calciomercato che ci ha dato soddisfazioni, è partito Pogba e abbiamo cercato di tenere il livello qualitativo alto. Pjanic sta avendo alcune difficoltà di inserimento e questo rientra nel cambiamento di squadra”.
RECORD SCUDETTO – “Per noi vincere il sesto scudetto di fila sarebbe qualcosa di unico, ci stimola e ci dà un impegno in più per una pagina incancellabile. Nel 2010 era un sogno e ora è realtà, speriamo di poterlo centrare. Certamente anche la Champions League è un obiettivo stimolante, ma ci sono degli avversari e non emergono i valori assoluti. Infortuni? Stiamo molto attenti e monitoriamo i nostri giocatori. Il calcio però in termini di gioco è cambiato: è giusto però prevenire e avere una rosa duplice, cerchiamo di avere due possibili titolari per ogni ruolo. La finale di Supercoppa? Quando si deve fare di necessità virtù si trovano situazioni come quella del Milan di adesso, vale a dire ottime”.
MODELLO JUVE – “Dietro alla Juventus c'è un modello di riferimento fatto di una società forte e di un palmares ricco di successi e anche di competenze evidenziate in una struttura forte. Agnelli rappresenta in modo evidente la società e ha dato le giuste deleghe ai suoi collaboratori. La locomotiva che traina questo treno però è la squadra col reparto tecnico e anche lì c'è eccellenza. Io sono arrivato alla Juve dopo trent'anni di esperienza altrove, ma qui si respira un’aria di serietà, di ambizioni e di voglia di vincere e questo dà una mano nel raggiungere certi obiettivi”.
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