Atalanta, Petagna: “Che cavolata quando tentai di lasciare il Milan per l’Inter! E nel 2015…”

Il 21enne attaccante di Trieste racconta interessanti aneddoti del suo passato e spende parole d’elogio per Allegri e Gasperini

ATALANTA PETAGNA – Andrea Petagna è pronto a confrontarsi col suo passato. In occasione della 17esima giornata della Serie A, il 21enne attaccante di Trieste, che è una delle note più liete nelle news Atalanta, tornerà a 'San Siro' da avversario contro il Milan, squadra che l'ha lanciato dalle giovanili nel calcio che conta.

“Lo ammetto, sono emozionato e non vedo l'ora di giocare – ha ammesso il giocatore in un'intervista concessa a 'La Gazzetta dello Sport' – Il Mila resterà per sempre una famiglia”. E pensare, che in un momento di tensione, abbandonò il convitto per raggiungere la sede dell'Inter a Milano sperando di ottenere un collouio con un responsabile delle giovanili nerazzurre: “Ero un ragazzino e ogni tanto facevo qualche cavolata. Quella mattina nevicava e non volevo andare a scuola, ma i tutor mi costrinsero ad alzarmi dal letto e a prepararmi. Mi arrabbiai, presi lo zaino e cercai la sede dell’Inter”. Poi però, l'arrivo del suo agente aiutò a ricomporre la frattura, ed arrivanono lo scudetto con Giovanissimi e Allievi rossoneri, ed in seguito un torneo di Viareggio con la formazione Primavera.

Indimenticabile poi, l'esordio tra i professionisti, in Champions League contro  lo Zenit: “A ripensarci adesso ho ancora i brividi. Ero emozionato già in pullman. Per questo sarò sempre grato al Milan e ad Allegri, che ho rivisto con piacere a Torino“.

Atalanta, Petagna: “Il Milan ora punta sui giovani, ma io non ho rimpianti. Nel 2015 ero in crisi e potevo smettere. Poi…”

Ma Petagna vive nel presente e non intende rimuginare sul passato: “Il nuovo progetto Milan punta sui giovani? Sono felice all’Atalanta e non ho modo di pensare al Milan o a quello che poteva essere. Qui di giovani di valore ce ne sono. Chi mi ha sopreso di più? Gagliardini sin dalle giovanili aveva un altro passo. Caldara oltre alla qualità ha una mentalità da grande. Grassi lo conoscevo da tempo. E ho scoperto Conti: una forza della natura”.

Ma i momenti di 'crisi' non ci sono stati soltanto durante il periodo delle giovanili ed un calciomercato che sembrava non concedere prospettive gratificanti: “Nell'estate del 2015 ero deluso. Il Milan mi aveva messo sul mercato e l'unico club che mi voleva era l'Ascoli, che non sapeva nemmeno in che serie avrebbe giocato. Però ho trovato la forza per reagire. Mi sono detto: 'o cambi o non sei fatto per fare questo lavoro. Ho cambiato mentalità. Ero negativo. Oggi sono più determinato, ho chiaro l’obiettivo in testa. Gasperini? Devo tutto a lui. In ritiro mi chiamò nel suo spogliatoio il primo giorno. 'Hai qualità, ma hai avuto troppi alti e bassi. Se migliori in determinate cose, sarai protagonista'. L’ho ascoltato e continuo a seguirlo”. 

Chiosa finale sul possibile gol a 'San Siro' contro il 'Diavolo': “Non vivo l’ossessione del gol. Se esulterò? Non ci ho pensato, ma sono un istintivo e quindi, nel caso, sarà una reazione spontanea“.

F.S.