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Juventus Stadium, quando il fortino bianconero non è blindato

Tutti i gol pesanti subiti dalla Juventus allo Stadium dal 2011 ad oggi

JUVENTUS ROMA STADIUM – Lo 'Juventus Stadium' rappresenta un po' l'emblema della rinascita bianconera. Dopo gli anni bui rappresentati dalla vicenda Calciopoli, dalla retrocessione in Serie B e dal biennio di settimi posti, i bianconeri sono rinati all'interno della loro nuova casa, avviando un ciclo di vittorie straordinario che comprende cinque scudetti, due Coppe Italia, tre Supercoppe italiane. Successi che hanno permesso alla Juventus il raggiungimento della terza stella, ma soprattutto di rilanciarsi dopo una seconda parte degli anni duemila da dimenticare. Le vittorie allo Stadium della squadra che fu prima di Antonio Conte, e che da due anni e mezzo è guidata da Massimiliano Allegri, ammontano infatti a 108 su 139 partite ufficiali disputate: un'enormità.

LECCE AL CARDIOPALMA

Tuttavia, anche la Juventus ha portato la croce all'interno delle mura amiche. Una croce trascinata poche volte in realtà, ma non per questo indolore. Anzi. Il primo gol – in ordine cronologico – capace di gelare concretamente lo Stadium risale alla 36esima giornata del campionato 2011/2012, capostipite della serie quinquennale vinta dai bianconeri. La partita è Juventus-Lecce, e a siglare la rete del pareggio è Bertolacci all'85', abile a sfruttare il madornale errore in disimpegno di Buffon. L'inaspettato 1-1 riavvicina il Milan ad un punto di distanza in classifica, facendo dunque tremare il popolo bianconero prima della gioia tricolore vissuta al 'Nereo Rocco' di Trieste contro il Cagliari. Ad ogni modo, quel torneo si concluderà con l'imbattibilità totale della squadra allenata da Conte.

LA PRIMA SCONFITTA E QUELLA PIU' DOLOROSA. MA NEL MEZZO C'E' ICARDI

La stagione successiva, esattamente il 3 novembre 2012, la Juventus perde l'imbattibilità casalinga – che durava dall'11 settembre 2011 – contro l'Inter di Stramaccioni. I gol che determinano la caduta bianconera sono firmati da Milito (autore di una doppietta) e Palacio, e rimontano il vantaggio messo a segno da Vidal dopo appena diciotto secondi, sancendo il finale di 1-3. Si tratta di una sconfitta che fa male ai campioni d'Italia in carica, specialmente perché i gol di Milito distruggono il mito dell'imbattibilità bianconera proprio per mano della rivale storica. Un paio di mesi dopo è invece Mauro Icardi a trafiggere Buffon facendo cadere per la seconda volta i bianconeri. L’argentino, fra l'altro, manterrà nel corso degli anni un particolare feeling all'insegna del gol alle maglie bianconere. I primi sigilli sono datati 6 gennaio 2013 quando, in forza alla Sampdoria, mette a segno una doppietta che di fatto annichilisce la 'Vecchia Signora' nonostante l'inferiorità numerica dei blucerchiati. Il peggio del 2013 però deve ancora arrivare, e la sconfitta più pesante è certamente quella patita contro il Bayern Monaco. La gara vale la qualificazione alle semifinali di Champions League, ma i bavaresi non lasciano scampo alla compagine di Antonio Conte, ed espugnano lo Stadium vincendo anche la gara di ritorno grazie alle reti di Mario Mandzukic al 19' e di Pizarro in pieno recupero.

IL PAREGGIO DI DROGBA GELA LO STADIUM

La doccia fredda del 2-2 di Drogba all'88', è invece la rete che condiziona la stagione europea 2013/2014 della Juventus. Il pareggio interno contro il Galatasaray, infatti, contribuisce a giungere alla disfatta di Istanbul, determinando la retrocessione bianconera in Europa League. Isla manca completamente la chiusura, e l'ivoriano non perdona Buffon e lo Stadium.

SALAH STRAPAZZA LA JUVE

Il 5 marzo 2015 coincide con la doppietta di Salah nella gara d'andata di Coppa Italia fra Juventus e Fiorentina. L'egiziano è una saetta che sfreccia sul terreno di gioco della casa bianconera senza dare mai la possibilità a Caceres, Bonucci, Ogbonna e Padoin di poterlo fermare. E la Fiorentina riesce a portare a casa una vittoria, oltre ad una prestazione esaltante.

2015/2016: IL TRIS DI GOL CHE MANDA IN CRISI LA JUVE

E arriviamo così allo scorso campionato, quello cominciato male dalla Juventus. Nella gara d'esordio Thereau affonda i padroni di casa apparsi imbambolati, a 12' dal termine delle ostilità. Il contropiede dell'Udinese è magistrale come il cross dalla destra di Konè per il marsigliese, che proprio non ha pietà della Curva Sud e condanna alla sconfitta la compagine di Allegri. Ma non è finita: la partenza ad handicap della Juve è alimentata dai successivi pareggi interni contro Chievo Verona e Frosinone, entrambi col risultato di 1-1. Sono rispettivamente Hetemaj, con una rasoiata da fuori area, e Blanchard, quest'ultimo sugli sviluppi di un corner allo scadere, a sovvertire tutti i favori dei pronostici sorridenti alla Juventus. 

Redazione

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