SPARTAK MOSCA CARRERA / L'Italia fa scuola anche in Russia. Massimo Carrera, tecnico dello Spartak Mosca primo in classifica in Russia, è l'ultimo dei tecnici di casa nostra vincenti all'estero ed ai microfoni di 'Extra Time', inserto de 'La Gazzetta dello Sport', si racconta: “Il mio arrivo? Mi ha segnalato Gianluca Riommi, gli avevano chiesto un tecnico della difesa italiano e lui, che ha lavorato con Conte ad Arezzo, ne ha parlato con Antonio, che gli ha suggerito me. Ho accettato subito. Poi via Alenichev, lo Spartak aveva contattato Berdyev del Rostov, poi non si sono più messi d'accordo e così mi hanno confermato. Mi sento pronto per questo compito. Sarei rimasto volentieri altri 2-3 anni con Conte, stare con lui è megli che allenare in B o in C. Ho fatto esperienze internazionali che valgono più di qualsiasi gavetta. Che si impara da Conte? Tutto, è l'università del calcio, sa farsi seguire dalla squadra convincendola delle sue idee. Gli italiani all'estero? Perché siamo più bravi con la tattatica, più pazienti e meticolosi, curiamo di più il dettaglio. Siamo organizzati, pur quando non abbiamo grandi talenti. Ho chiesto ai miei ragazzi solo di dare il massimo e alla fine vedremo dove saremo. Ho spiegato che con lavoro, impegno e sacrificio si poteva lottare per i vertici. Vincere però aiuta a vincere. E ora si punta in alto. Lo Spartak? Ha un tifoseria calda, è la Juve di Mosca e si pretende sempre il massimo”.
L.P.
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