ITALIA SERIE A VENTURA / MILANO – La sua Italia è ancora in fase di costruzione, con il ct Ventura che deve ancora trovare il suo gruppo di 'titolarissimi', anche se le gerarchie sono già cambiate rispetto al periodo Conte, con Belotti e Immobile coppia d'attacco. Presente negli studi di 'Sky Sport', ha parlato di Italia, ultime news serie A e non solo. Calciomercato.it vi offre un sunto delle sue parole: “Non sono cambiato. Sono un allenatore consapevole delle difficoltà ma anche consapevole del percorso importante iniziato per il futuro dell'Italia. Creeremo i presupposti per i prossimi Europei e Mondiali”.
POST EUROPEO – “C'è pochissimo tempo per far qualcosa ed è un peccato. Si tenta dunque di compensare con una programmazioen dettagliata, ma occorre avere i presupposti per farlo. Ho voluto capire cosa avesse lasciato l'Europeo. Da un lato il grande entusiasmo della gente ma anche una squadra dall'età avanzata. Al di là di Buffon, Barzagli, De Rossi, Chiellini e Bonucci, c'è bisogno di un ricambio generazionale”.
GRUPPO – “Ho trovato una grandissima disponibilità e ringrazio tutti, giovani e meno giovani. Sono stati organizzati anche degli stage, smuovendo acque un po' stagnanti. Al termine di questi c'era entusiasmo, con ragazzi che mi hanno chiesto quando se ne sarebbe fatto un altro”.
CONTE – “Chiunque fosse arrivato dopo l'Europeo, ottimo ma non straordinario, perché non l'hai vinto, si sarebbe dovuto scontrare con la figura di Conte. E' cosa normale ma poi si era arrivati a un punto che ogni domanda partiva con 'Conte diceva'. E' stata paragonata la qualificazione all'Europeo e non è giusto. Nel primo caso hai 40 giorni di tempo, nel secondo soltanto due. Ho fatto un paragone con le qualificazioni di Conte e i risultati sono simili”.
LIPPI – “Conte non aveva tutto il 'benessere' di Lippi, dunque ha dovuto fare l'allenatore, non il selezionatore. Credo ogni allenatore debba essere se stesso. Io ho un legame con Conte, da Bari alla Nazionale. C'è un filo conduttore tra noi. Oggi però il calcio è cambiato e un tecnico che non ha idee proprie, viene scoperto in cinque minuti. Lippi? Il lavoro fatto andava fatto comunque e, mancando lui, mi sono accollato onere e onori, andando a parlare con dirigenti, giocatori e presidenti, spiegando il nostro percorso”.
GAGLIARDINI – “Uso lui come esempio. L'ho convocato per farlo sentire a casa a Coverciano, non tanto per farlo giocare. Quando è andato via ho seguito la sua prestazione ed è stata superlativa contro la Roma. Pressione club? Credo alla fine le squadre capiscano i vantaggi, con il prezzo di Gagliardini, continuando l'esempio, che credo possa salire”.
MONDIALE – “E' difficile ma di certo non penso di non qualificarmi. Non siamo testa di serie e dobbiamo chiederci perché. Siamo però a pari punti con la Spagna e tutto è ancora in gioco”.
TAVECCHIO – “Il presidente ha detto ciò che pensano tutti sul Mondiale. I giornali, non dovessimo qualificarci, avrebbero una perdita, così come le televisioni. Andarci sarebbe vantaggioso per tutti e lui ha chiarito che tutti ci tengono”.
DIFESA – “Mi auguro che Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini siano in salute in Russia e disponibili. Donnarumma? Buffon ha l'obiettivo di disputare questo Mondiale. Donnarumma credo sia un predestinato, senza voler esagerare”.
PELLE' – “Credo abbia sbagliato i modi e il momento, dal momento che rappresentava l'Italia”.
TOTTI – “Non so se un'ultima passerella lo gratificherebbe. Totti è Totti e non ne ha bisogno”.
VERRATTI – “Il problema di fondo è che gioca in Francia, con ritmo differente rispetto al nostro e una forza del Psg di tanto superiore che non lo costringe mai a dare il 100%. Deve abituarsi a farlo. Ha personalità tecnica e strada facendo diventi leader in campo naturalmente”.
VENTURA – “Non devo stupire nessuno, semmai dev'essere Balotelli a farlo. Ha le potenzialità che gli permetterebbero di farlo. Il problema di fondo è che c'è l'obbligo di organizzare, non selezionare. Viene dunque a mancare il discorso del singolo. Serve chi si mette a servizio della squadra. Questo è il maggior problema di Balotelli, che gli ha creato delle difficoltà. Nessuno discute le sue qualità. Deve scegliere di iniziare un percorso, così da prendersi l'onore che meriterebbe. Le porte sono aperte per tutti”.
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