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Inter, agente de Boer: “E’ deluso. Voleva cambiare questo club, ma qualcuno…”

Guido Albers ha parlato della breve esperienza del tecnico olandese in nerazzurro

INTER DE BOER AGENTE GUIDO ALBERS / MILANO – In casa Inter è già iniziata l'era Pioli. Il tecnico ha preso il posto di Frank de Boer, esonerato la scorsa settimana. L'agente dell'olandese, Guido Albers, ha spiegato cosa non ha funzionato nell'esperienza in nerazzurro: “Aveva iniziato un progetto ed è stato fermato nel bel mezzo di questo progetto, dopo appena 9 settimane – le sue parole a 'fcinter1908.it' – E’ ovvio che non l’abbia presa bene perché se cominci qualcosa ti aspetti di andare avanti insieme, di lavorare come un gruppo. Hai bisogno di tempo per cambiare, tutti sanno che una transizione dal 4-4-2 al 4-3-3 richiede del tempo. L’Inter è un top club, è per questo che Frank ha accettato l’incarico. Quando mi hanno comunicato l'esonero? E’ stato il martedì dopo la sconfitta di Genova”.

OBIETTIVI – “Uno degli obiettivi prioritari, ed era chiaro fin dall’inizio, era quello di cambiare lo stile di gioco della squadra. E l’altro obiettivo era quello di trovare giocatori con 'Dna' da Inter, orgogliosi di giocare per l’Inter e di lavorare duro per l’Inter. Un altro obiettivo era quello di arrivare dal primo al terzo posto, per tornare ovviamente in Champions League. E poi c’era un altro obiettivo, che era quello di promuovere in prima squadre i giocatori più importanti della Primavera. Questi sono obiettivi tipici di Frank, sono nelle sue corde. Per cambiare serve tempo. Ma questi erano anche gli obiettivi del club, esplicitati dal club”.

LA SQUADRA – “Frank è una persona onesta, cristallina e trasparente. Al gruppo ha detto solamente: “Mi dispiace, mi dispiace di non poter finire il mio lavoro qui. Devo andare via”. Era difficile per lui cambiare la mentalità del gruppo. Fin dall’inizio. E’ difficile creare un gruppo di 29 giocatori, nessun club in Europa ha 29 giocatori. Non ci si può allenare nel modo giusto. Ogni volta c’erano 5-6 giocatori delusi perché non giocavano ma devi meritarlo di giocare, se non lavori sul campo non puoi pretendere di giocare. E bada bene che De Boer non ha mai parlato di De Boer, ha sempre parlato solo dell’Inter”.

STAMPA ITALIANA – “Non è mai stato un problema, la stampa deve scrivere, deve fare il suo lavoro. Frank non si è mai preoccupato dell’atteggiamento della stampa. Anche perché poi alla fine le cose sono andate esattamente come scrivevano”.

I TIFOSI – “I tifosi dell’Inter sono stati sensazionali con lui, fin dall’inizio. Posso mostrarvi se volete qualcosa come 500 lettere dei tifosi dell’Inter a Frank De Boer, quello che hanno fatto per lui è stato meraviglioso. Ci sono lettere di tifosi di 20-25 anni, finalmente vedevano che qualcosa stava cambiando. Certo che c’erano delle difficoltà da affrontare, io ho visto le partite. Giocavano, poi perdevano una palla e subito subivano gol. C’era da lavorare, guardate il Liverpool. L’anno scorso erano settimi, hanno lavorato e ora sono primi. Si chiama progetto, c’è bisogno di tempo”.

FUTURO – “Non lo so, è molto deluso per la situazione. Non meritava questo finale, ha lavorato duramente per cambiare il modo di lavorare dei giocatori. C’è bisogno di lavorare duramente, di allenarsi duramente, di cercare di migliorare giorno dopo giorno. Ma non tutto il gruppo lo sta facendo”. 

L'IMPATTO – “Doveva cambiare qualcosa. Fai il calciatore professionista, il tuo lavoro comincia alle 9:45. Dai è incredibile. E’ ovvio che abbia avuto un impatto forte, sei un calciatore professionista, devi stare concentrato sul tuo club. Il gruppo aveva voglia di cambiare, ma qualche giocatore non aveva questa intenzione. E questo rende tutto più duro e difficile ovviamente. Se nel gruppo c’è un’atmosfera negativa, musi lunghi… è difficile lavorare. Frank aveva l’idea di lavorare con un tot di giocatori e poi il resto giovani. Perché se sei giovane sei più predisposto ad accettare di non giocare. Ma lui non ha avuto l’opportunità di lavorare con un gruppo così, i giocatori sono rimasti tutti”.

L'AMBIENTE – “L’ambiente dell’Inter è fantastico, le persone che lavorano all’Inter sono fantastiche, lo staff della società, di Appiano è fantastico. Ma c’è bisogno di credere in un progetto. Frank vuole comunque ringraziare i tifosi, sono stati favolosi con tutte le lettere e gli striscioni”.

 

M.D.A.

Mario D'Amiano

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