Bayern Monaco, Ancelotti: “La Juve può vincere la Champions. Vidal? In pulmino”

Ecco le parole del tecnico dei bavaresi, che ha parlato di svariati temi

BAYERN MONACO ANCELOTTI ALLEGRI JUVENTUS MILAN / MONACO (Germania) – Dopo tante esperienze positive in giro per l'Europa, Ancelotti sta facendo bene anche al Bayern Monaco. Intervenuto a 'Tiki Taka', l'ex Milan ha affrontato molte tematiche: “Stiamo bene. L'obiettivo è restare in testa al campionato, superando il turno di Champions League”.

RICORDI – “Nella testa di resta ciò che tutti chiamano lavoro ma che è una passione. Ti resta il piacere di fare ciò che ami, al di là delle sconfitte o delle vittorie. Birra Moretti? Credo di no. Non l'ho vinto (ride ndr)”.

TEDESCO – “E' una lingua complicata, con una grammatica del tutto diversa da quella latina o dall'inglese. Sta andando bene però. In inglese ho un 7, come in francese, in spagnolo 9 mentre in tedesco solo un 5”.

NUOVO MILAN – “Ho sensazioni positive. Hanno intrapreso una politica sui giovani, con investimenti moderati e per ora le cose stanno andando bene. Sono venuti fuori giocatori interessanti, con una classifica che sorride. Società? Un conto è avere un presidente appassionato, diverso è invece una dirigenza più distaccata. Spero comunque possa tornare quest'anno a risentire odore di Champions”.

DIRIGENZE – “Mi sono sempre trovato bene con tutti ma ribadisco la differenza tra un presidente come Berlusconi, o anche Perez, appassionati di una squadra, che poi iniziano a gestire. Si va dall'aspetto affettivo a quello economico”.

CONTE – “Lo vedo molto bene. Da quando è entrato nel suo sistema preferito, sta andando alla grande. Ha ribaltato i pronostici iniziali della Premier League. In Europa stanno facendo bene soprattutto le squadre senza impegni europei”.

JUVENTUS – “C'è un eccesso di critica. Serve equilibrio per gestire certe situazioni, come ad esempio Higuain. E' più o meno lo stesso anche in Germania. Se pareggi una gara si parla di mini-crisi. E' all'altezza delle grandi. E' tra le sette squadre che possono ambire alla vittoria della Champions. In Europa non vedo una strafavorita. Le grandi stanno soffrendo il periodo impegnativo, ricco di gare”. 

COMAN – “Ha iniziato la stagione non al meglio. Nelle ultime gare però ha fatto molto bene, pur non partendo da titolare”.

SERIE A – “A livello tecnico non è mai stato un calcio messo male. In linea generale è un calcio molto apprezzato. Sposterei l'attenzione sull'esterno. Gli stadi non sono quasi mai pieni e poi sono vecchi. Le altre Nazioni sono andate avanti. In Bundesliga c'è una media spettatori di 40mila, con Bayern e Borussia che raggiungono i 70mila. Televisioni? Ci sono ovunque. Non è colpa loro. La gente vuole andare in uno stadio confortevole, con la famiglia, dove la violenza non esiste e, mangiando e bevendo, ci si diverte”.

VIDAL – “Per evitare di farlo guida, andiamo a prenderlo col pulmino del club (ride ndr)”.

LAZIO – “Ho visto una bella partita contro il Napoli, con la Lazio che ha giocato bene e con ordine. Inzaghi (Pippo)? Era uno dei migliori dentro l'area. Forse fuori uno dei peggiori (ride ndr)”.

ZIDANE – “Era un grande in allenamento. E' uno dei pochi che mi abbia divertito tanto in allenamento. In partita poteva fare di più, come ad esempio più gol”.

MALDINI – “Ha le capacità e le conoscenze. Sarebbe di certo utile al Milan. Non ho parlato però con lui di certe cose. E' normale che volesse responsabilità. Chelsea? Sarebbe venuto come dirigente tecnico. Preferì prendersi un periodo di pausa”.

GULLIT – “Quando venne da noi, proveniva da un altro mondo. Non capiva il perché dei ritiri e, anche prima di una gara importante, era tranquillo. Molto consapevole dei propri mezzi. Polemiche? Il giocatore che chiedeva più spiegazioni in assoluto era Seedorf. Lo aspettavo nel mio ufficio (ride ndr)”.

MONTELLA – “Lo conosco e ha delle idee interessanti. E' alquanto innovativo e venne a trovarmi quand'ero al Chelsea. In generale i giovani tecnici italiani stanno facendo molto bene”.

L.I.