JUVENTUS EVRA CRITICHE CHAMPIONS / TORINO – Primo posto in campionato, ottavi di Champions a portata di mano eppure la Juventus è al centro delle critiche: colpa del pareggio interno contro il Lione, che continua a tenere banco nelle news Juventus, e del secondo posto alle spalle del Siviglia nel girone Champions, posizione non in linea con le ambizioni di una società che ha fatto un calciomercato per puntare a vincere la competizione continentale.
Anche di questo parla a 'Sky Sport' Patrice Evra che risponde a chi critica la formazione di Allegri: “Avremmo voluto essere qualificati agli ottavi già da ieri, il pareggio non è il risultato desiderato ma la cosa più importante è che la Juve può ancora qualificarsi, e può farlo da prima del girone: dobbiamo vincere con il Siviglia e con la Dinamo per dimostrare che questa è la nostra competizione! Sono convinto che passeremo il turno”.
VINCERE – “Sì, la Juve deve vincere ma non si può pensare di farlo sempre per 3-0, neanche in campionato. Sostenere questo, sarebbe mancare di rispetto alla Serie A, che io ritengo una competizione davvero difficile. Sono sereno: l'obiettivo è vincere il campionato e provare a fare lo stesso in Champions e abbiamo le carte in regola per farlo”.
CRITICHE – “Abbiamo tanti giocatori nuovi, sono passati soltanto tre mesi dall'avvio della stagione e in molti devono ancora abituarsi pienamente allo stile della Juve, e a ciò che ti viene richiesto quando indossi questa maglia. So cosa significa la pressione, giocavo a Manchester e l'ho conosciuta, ma anche io ci ho messo un po' ad adattarmi quando sono arrivato. Come ha detto il mister, però, non si vincono il campionato e la Champions né oggi, né domani. Una squadra così forte non si costruisce in tre mesi, dunque chiedo ai tifosi di sostenerci ogni giorno e giudicarci alla fine, quando – sono sicuro – potranno festeggiare insieme a noi”.
VOGLIA DI GIOCARE – “Ho sempre detto al mister che mi riposerò soltanto quando avrò concluso la mia carriera. A me piacerebbe giocare tutte le partite, ma so che ad una certa età devi dare più qualità che quantità. Tutti i giorni cerco di essere un nuovo giocatore, ad ogni partita devo dimostrare a me stesso di essere in grado di giocare alla Juve e di indossare questa maglia, questo è il mio modo di essere. Mi piace scherzare, divertirmi, ma quando c'è da essere serio, per me esiste soltanto il lavoro: questo è il mio modo di essere”.
B.D.S.
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