INTER TI RICORDI DI SLAVKOVSKI / MILANO – La sua altezza (1,92m) l'aspetto fisico e la crescita calcistica nelle giovanili del Balkan prima e del Malmö poi lo accostavano ad un certo Zlatan Ibahimovic. Goran Slavkovski però non ha certo eguagliato la carriera dello svedese, né in nerazzurro né altrove. Classe 1989, dalla doppia nazionalità macedone-svedese, arriva all'Inter nel 2005 facendo la spola con la Primavera. Nel maggio del 2006 fa il suo debutto in Serie A proprio con Roberto Mancini che lo getta nella mischia negli ultimi sette minuti di un Inter–Siena. C'è anche lui di fatto nella rosa vittoriosa di quello Scudetto.
SOLO A PRIMAVERA – La stagione successiva ci si aspetta la consacrazione. Alla fine però si dimostra acerbo agli occhi del 'Mancio' che lo manda in campo solo in un'altra occasione, stavolta in Coppa Italia, a novembre contro il Messina. Un altro scudetto lo ha vinto però con la Primavera nerazzurra lo stesso anno. Nel calciomercato seguente viene mandato in prestito allo Sheffield United senza però mai giocare con la prima squadra. Nell'ottobre successivo inizia ad allenarsi col Malmö ma anche qui non giocherà mai. Nel 2010 passa al Bochum a contratto scaduto. Firma per sei mesi e l'estate successiva torna a casa, in terza serie, all'LB07. Cinque sole le presenze prima di perdersi nella quinta serie svedese l'anno dopo. E pensare che ha fatto tutta la trafila delle categorie minori della Nazionale svedese fino all'Under 19. Poi ha scelto la Macedonia con cui vanta tre apparizioni nel 2008 con l'Under 21. Una meteora e niente più.
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