LEICESTER INTERVISTA A CLAUDIO RANIERI SU LA GAZZETTA DELLO SPORT / ROMA – L'allenatore del Leicester Campione d'Inghilterra 2015/2016 Claudio Ranieri ha concesso una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. Calciomercato.it vi riporta i passaggi salienti, dal bilancio della stagione agli obiettivi di calciomercato Serie A (e non solo) delle 'Foxes'.
FAVOLA LEICESTER – “Mi rendo conto che abbiamo materializzato una favola, quella della piccola che batte i giganti. L’Italia aveva bisogno di essere accostata a qualcosa di positivo. Se avessi potuto scegliere un finale per la storia del Leicester l’avrei immaginata proprio così: con Bocelli sul palco che canta 'Vincerò' in mezzo allo stadio. Fu lui a chiamarmi ad aprile dicendomi: 'Mister, se ce la fa vengo a cantare per voi'. E quando è venuto e ci avvicinavamo a centrocampo mi ripeteva: 'Sto provando una emozione enorme'”.
LA CHIAMATA DEL LEICESTER – “Ero contento. Avevo così voglia di tornare in Inghilterra che avrei accettato persino una squadra di Serie B. Anche altri due club di Premier mi avevano contattato, ma poi hanno fatto altre scelte. Il Leicester mi ha convinto per la dirigenza, i programmi, le strutture. Quando ho conosciuto li calciatori ho detto loro: 'Io impiegherò un po’ di tempo per conoscervi perché siete tanti, voi invece dovete conoscere una persona sola: me. Vi chiedo solo una cosa: di dare tutto quello che potete l’uno per l’altro'”.
CHELSEA-TOTTENHAM – “Mentre vedevo Chelsea-Tottenham, all’inizio ho detto a mia moglie: 'Mi sa che oggi non ce la facciamo'. Nell’intervallo ho cenato e ad un certo punto, prima di un angolo, ho detto: 'Ora arriva il gol', e ha segnato Cahill. Quindi mentre attaccava il Tottenham e Hazard non chiudeva, Rosanna commentava: 'Ma perché non difende?' e io ho replicato: 'Lascialo fresco, ci deve fare il gol che vale il titolo'. Ed è andata proprio così”.
CHAMPIONS LEAGUE E CALCIOMERCATO – “Io non voglio giocatori da 30-40 milioni che spaccano lo spogliatoio. Voglio gente che abbia lo spirito dei miei ragazzi. Noi porteremo in Europa la stessa mentalità di quest'anno. Voglio solo dei cambi che non facciano rimpiangere i titolari e una maggiore coordinazione tattica. Guardiamo anche in Italia. Lapadula è molto bravo, lo seguiamo da tempo”.
FUTURO IN NAZIONALE – “Ero curioso di scoprire come fosse allenare una Nazionale, ma l'esperienza con la Grecia mi è bastata. Certo, essere il commissario tecnico dell'Italia sarebbe diverso. Non mi sento di escludere che un giorno possa accadere”.
S.D.
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