Italia-Spagna, Buffon: “Non ci si abitui agli attentati! Record? Al lavoro per batterlo…”

Il portiere della Nazionale azzurra parla dei fatti di Bruxelles ed anche di Casillas

ITALIA SPAGNA CONFERENZA BUFFON / UDINE – C'era anche Gianluigi Buffon, portiere e capitano dell'Italia, in sala stampa assieme al ct Conte alla vigilai dell sfida contro la Spagna. All'inizio però non si può che parlare degli attentati di Bruxelles: “La reazione mi sembra che non sia stata la stessa di Parigi, mi sono chiesto se non mi fossi già abituato a una cosa così! Mi auguro che non sia vero e che non ci abitui a cose di questo genere”.

CASILLAS – “Non capita spesso di trovarsi così spesso davanti ad un collega. Abbiamo scelto bene il ruolo per durare più degli altri e forse abbiamo fatto qualcosa di importante nella nostra carriera per essere ancora qua. Io più rispetto in patria rispetto a lui? Rispetto parola forte. Se uno ha fatto performance stratosferiche e poi ha un calo, si viene subito criticati; non penso c'entri il rispetto però. Lo vedo più come uno stimolo, le critiche ti rendono vivo”.

IL NUMERO UNO – “Se non venissi chiamato starei al mio posto. Quando un allenatore vuole vincere non fa scelte in base alla simpatia, lo si fa solo per vincere e basta!”.

RECORD – Risponde con una battuta essendosi scordato per due volte la seconda domanda fatta da un cronista: “Vedete è un segnale…”. Poi parla del suo record: “Condiviso con un gruppo fantastico. Non vale solo per me, ma anche per la Juventus ed i tifosi. Il fatto di non essere andato molto oltre mi fa piacere, almeno posso già provare a batterlo e sono già oltre 40 minuti”.

O.P.