MILAN PETAGNA ASCOLI ATALANTA / MILANO – Dal possibile addio al calcio alla rinascita. Andrea Petagna, acquistato a gennaio dall'Atalanta e grande protagonista nella rincorsa alla salvezza dell'Ascoli in Serie B, ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' racconta: “Ho vissuto un'estate difficile. Non avevo richieste e ad un certo punto volevo smettere. Il mio mental coach mi ha aiutato, poi è arrivato l'Ascoli che mi voleva a tutti i costi, ma bisognava attendere il ripescaggio. Il Milan non mi avrebbe mandato senza la Serie B. In rossonero c'era troppa pressione. Galliani mi aveva ribattezzato vice-Balotelli e si aspettavano cose incredibili. Alla Sampdoria dovevo essere il salvatore della patria, ma avevo appena 18 anni. Appena sbagliavo una partita finivo in panchina. La cessione all'Atalanta a gennaio? Non sono rimasto deluso, anche se ho il rammarico di non aver mai avuto un'occasione in rossonero. E' difficile sfondare giocando solo degli spezzoni. Sono contento della chiamata dell’Atalanta: hanno investito soldi importanti e credono davvero in me”.
L.P.
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