CRISI LAZIO POCHI GOL FATTI E MOLTI SUBITI / ROMA – “E' stata un'occasione persa”, l'ammissione, non senza qualche rammarico, di Stefano Pioli nel postgara di Lazio-Carpi. Dopo le due vittorie di fine dicembre, il tecnico biancoceleste sperava di iniziare il 2016 in tutt'altra maniera. Ed invece è arrivato uno scialbo pareggio a reti bianche che torna a far volteggiare sopra la sua testa gli spettri dell'esonero.
La crisi non è ancora superata e lo confermano i numeri, impietosi, di questa prima parte di campionato: laLazio staziona al nono posto a quota 24 punti, con appena 20 gol segnati e 26 subiti. Statistiche negative, che allarmano ancora di più se confrontate con quelle dell'anno scorso quando, dopo 18 giornate, la banda laziale occupava il terzo posto a 31 punti, con 33 gol fatti (secondo miglior attacco, dietro solo la Juve) e 21 subiti.
Quello che preoccupa di più è la palese involuzione di gioco: lo scorso anno la formazione di Pioli aveva impressionato tutti con un calcio aggressivo e offensivo che divertiva tutti, oggi la situazione si è rovesciata: ritmi e giropalla lenti, pochi inserimenti dentro l'area e attacco inesorabilmente inceppato. Praticamente da bellissimo cigno, si è tornati ad essere un brutto anatroccolo.
Ieri all'Olimpico è stato toccato il fondo: su 15 conclusioni a rete, nessuna ha centrato lo specchio della porta. Non sorprende, quindi, vedere un bomber di razza come Klose ancora fermo al palo. Ma anche i suoi compagni di reparto non stanno andando molto meglio: appena 3 le reti messe di Matri, una in meno quelle di Djordjevic, senza considerare il preoccupante declino di Felipe Anderson ed il mancato apporto sottoporta di Candreva (3 gol, di cui 2 su rigore) e Parolo (1), che in passato hanno sempre rappresentato un'arma in più per questa Lazio.
L'ipotesi dell'allontamento al momento è ancora remota, ma la dirigenza è stata chiara con Pioli: vuole vedere una reazione immediata e capire se lui è ancora l'uomo giusto per guidare questa truppa. Se così non sarà le notizie Lazio torneranno a parlare a breve di possibili successori per la sua panchina. Come ha sottolineato lo stesso Parolo, il tempo stringe: “Dobbiamo iniziare a conquistare punti, altrimenti ci allontaneremo troppo“. Già a partire dai prossimi match, quindi, bisogna fornire risposte importanti per scacciare ogni spiffero maligno.
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