BENESSERE RUMORE TRAFFICO SOVRAPPRESO PANCETTA / ROMA – Ai grassi, zuccheri, bevande gassate e sedentarietà aggiungete anche il rumore. Sì, i rumori tipici del traffico fanno ingrassare. È l’incredibile risultato al quale sono giunti i ricercatori del Karolinska Institute secondo cui il rumore di clacson, automobili e motorini fa lievitare il peso corporeo a causa dello stress. Lo studio, condotto dal gruppo di studiosi svedesi, indica che essere esposti a un continuo frastuono anche di notte provoca un tale stress che le persone in questa situazione, oltre ad accrescere il rischio di sordità, tendono a mettere su chili e hanno maggiori possibilità di essere obese.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Occupational & Environmental Medicine ed evidenziano come esiste una precisa correlazione tra obesità ed esposizione al rumore ambientale, in ragione del grande stress fisiologico accumulato da chi è esposto a forte inquinamento acustico.
LO STUDIO – I ricercatori del Karolinska Institute hanno preso in esame per cinque anni più di 5mila svedesi compresi tra i 43 e i 66 anni che vivevano in zone rurali o in città, quest’ultime quindi a contatto con luoghi rumorosi come aeroporti, stazioni e strade molto trafficate. Dai risultati è emerso che per coloro che erano esposti a un rumore superiore ai i 45 decibel (ossia quello di una conversazione) ad ogni aumento di cinque decibel corrispondeva un aumento del girovita di circa 0.2 centimetri. Un effetto particolarmente pericoloso quando si tenta di riposare, con brutte conseguenze sull’umore e sui livelli di cortisolo, ossia l’ormone che regola lo stress.
Da tempo, anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ha sottolineato come il rumore ambientale ha gravi effetti sull’organismo umano e espone chi lo subisce a maggiori rischi di problemi metabolici e cardiovascolari come ipertensione, ictus e infarto.
A PROPOSITO CHILI E DI PANCETTA – La “sindrome da pancetta” colpisce 15 milioni di italiani: gli uomini e le donne che hanno un girovita che misura almeno, rispettivamente 102 e 88 cm, sono ad alto rischio sindrome metabolica. Un problema che aumenta del 50% le probabilità di avere infarti e ictus e che riguarda 1/3 dei cittadini della Penisola. Per individuare tutte le persone potenzialmente a rischio, arriva la prima Giornata Nazionale della Medicina Interna sulla sindrome metabolica e i fattori di rischio cardiovascolari “Un metro per la vita”: il 7 giugno, in 16 città italiane, saranno a disposizione medici specialisti per visite gratuite e sarà consegnato un metro con cui poter misurare e tenere sotto controllo il proprio girovita. Inoltre, ai presenti verranno distribuite anche le dieci regole per un corretto stile di vita anti-sindrome metabolica. Eccole:
1. Segui una alimentazione sana secondo la tradizione della dieta mediterranea.
2. Consuma spesso legumi, verdure e frutta.
3. Ricorda che alcuni alimenti come la pasta, il riso, il pesce, i vegetali e i legumi sono chiamati “amici del cuore”, perché quasi privi di grasso e colesterolo.
4. Modera l’assunzione di cibi grassi.
5. Per condire le pietanze scegli di preferenza l’olio extra-vergine di oliva e usa poco sale.
S.C.
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