CALCIOMERCATO NAPOLI FUTURO RAFA BENITEZ / NAPOLI – Da qualche settimana le indiscrezioni di calciomercato hanno identificato il sedici aprile come il giorno in cui Rafa Benìtez dovrebbe sciogliere le sue riserve sul futuro e comunicare al mondo la sua decisione. Sedici aprile, otto giorni da oggi. Lui in conferenza stampa ha smentito, ha preso ulteriore tempo e ha detto che parlerà solo fra qualche settimana, probabilmente quando il finale di stagione del Napoli sarà un attimo più codificabile. Intanto la situazione sta diventando paradossale, perché più passa il tempo più cresce l'incertezza intorno a lui e alla squadra. E non solo in Italia. Inghilterra, Francia, Spagna: mezza Europa freme per sapere che ne sarà di Rafa, anche perché le opzioni a disposizione sono molteplici e riguardano in un certo qual modo ognuno di questi Paesi. Facciamo il punto della situazione, nazione per nazione, in attesa che Don Rafè passi all'azione.
L'Inghilterra sembra essere la destinazione più gettonata, almeno stando ai tabloid. In effetti oltremanica le opzioni sono molteplici, quindi da chiacchierare c'è parecchio. The Independent oggi ha rilanciato la notizia di un accordo imminente col Manchester City, sebbene i citizens abbiano confermato di recente Pellegrini. Altra ipotesi è un ritorno a Liverpool. E' risaputo che lui vorrebbe riavvicinarsi alla famiglia, che vive nella città dei Beatles, anche per questo la strada Manchester è presa ampiamente in considerazione. Molto difficile, comunque, un suo approdo ai Reds. Accostare Benìtez ad Anfield rievoca ovviamente i trionfi di Champions League, ma sono passati 10 anni e da quelle parti sono cambiati i tempi, gli uomini e gli obiettivi. Sembra chiaro comunque che tornare in Inghilterra sarebbe una scelta più di cuore che di calcio, Manchester o Liverpool che sia. La famiglia e i sentimenti, quindi, dicono Inghilterra.
IL PARIS SAINT GERMAIN VUOLE RAFA BENITEZ PER LA CHAMPIONS
In tutto ciò non è assolutamente da escludere la permanenza a Napoli. Quando dice che non ha ancora deciso del tutto, Benìtez non dice una bugia. Ci sono tante, troppe dinamiche che lo tengono ancorato alla panchina azzurra. Il legame fortissimo instauratosi con parte della piazza napoletana, che ancora oggi lo osanna come un maestro. La voglia di non lasciare le cose a metà, perché l'unica cosa certa se finisce il suo rapporto con il calciomercato Napoli è che la sua esperienza non sarà completa, non avrà chiuso il ciclo. Ma soprattutto la voglia di lasciare il segno, di entrare nella storia di un club che ha vinto solo due scudetti e una Coppa Uefa. Il prossimo anno può essere quello buono per mettere in bacheca un titolo nuovo, diverso dalla Coppa Italia. A meno che non arrivi l'Europa League fin da subito. Lì paradossalmente Don Rafè potrebbe lasciare a cuor leggero, perché andrebbe via con un trionfo anziché con un fallimento. Sarebbe quindi una scelta di orgoglio, di testardaggine, di “capa tosta” come direbbero a Napoli. Ecco, se c'è qualcosa che dice ancora Italia quella è la parte più dura della capoccia. Ma non finisce qui.
Il pallino di Rafa comunque resta sempre la Roja, la Nazionale che ha fatto la storia del calcio recente e che ha bisogno di rilancio. Un ritorno in Spagna adesso non è pensabile, ma nel 2016 sì. Lì il ciclo Del Bosque sarà davvero terminato e la panchina sarà libera, pronta per ricominciare da zero e lanciare la nuova generazione di talenti. Parliamo del prossimo anno, quindi in mezzo ci sarebbe un bel po' di tempo da impiegare. E questo è un altro punto a favore di Napoli, perché se è davvero questo l'obiettivo di Benìtez non potrebbe mai iniziare una nuova avventura per una sola stagione. A quel punto chiudere il cerchio azzurro sarebbe l'unica alternativa all'anno sabbatico, che pure è un'idea da non escludere a priori. Insomma, le radici, l'orgoglio nazionale ma soprattutto la prospettiva di sperimentarsi in un ruolo inedito direbbero Spagna e potrebbero quindi dire Italia ancora per una stagione. Tante opzioni quindi, tutte plausibili e tutte ancora molto incerte, anzi troppo. Sarà il caso di sciogliere le riserve il 16 aprile o anche prima: visti gli ultimi sviluppi tutta quest'incertezza non fa bene né a lui, né ai suoi tifosi né al Napoli.
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