CARPI CASTORI INTERVISTA / ROMA – Intervistato da 'TeleRadioStereo', il tecnico del Carpi Castori ha raccontato l'impresa della sua squadra, a un passo dalla Serie A: “Il Carpi è nato dalla semplice idea che nel calcio come nella vita, di necessità bisogna fare virtù. Siamo una società di una piccola realtà, attenti al bilancio. Abbiamo studiato una rosa di giocatori composta da molti giovani provenienti dalla Lega Pro e dalle serie dilettantistiche. Eravamo partiti per la salvezza, ma quando tra ottobre e novembre ci siamo ritrovati a fare una serie di nove vittorie e quattro pareggi abbiamo capito di poter fare molto bene”.
MASSIMA SERIE – “In Serie A non c'è intensità, si lavora poco. Anche Antonio Conte ce lo ha detto nella riunione che abbiamo fatto con lui. Il problema è che molti giocatori ad alto livello sono viziati. Gli allenatori spingono per farli lavorare ma spesso non sono supportati adeguatamente dalla società. Io ho chiesto alla dirigenza una tipologia di giocatori, il direttore sportivo mi ha assecondato e mi ha messo a disposizione giocatori con cui andare d'accordo. Un allenatore non deve mai rinunciare alle proprie idee, può modificarle a seconda delle esigenze e alle caratteristiche del gruppo, dovendo esaltare le qualità dei propri giocatori.
LOTITO – “Senza fare polemica voglio solo dire che il calcio non è soltanto diritti tv o bacino d'utenza, il calcio è anche giocare al pallone e deve vincere chi è più bravo
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