INTER FASSONE MANCINI MAZZARRI SHAQIRI PODOLSKI / MILANO – Dal calciomercato Inter alla corsa al terzo posto. Il direttore generale nerazzurro Marco Fassone, intervenuto ai microfoni di 'Radio 1', fa il punto sul moment ed il progetto interista: “Possiamo cominciare a parlare di un microciclo. Nelle ultime quattro partite abbiamo cominciato a segnare uno stile di gioco, oltre che punti importanti con squadre importanti. Anche dal pubblico ieri si respirava un clima positivo”.
MANCINI – “Quando l'abbiamo incontrato la prima volta a novembre per verificare la sua disponibilità a sposare questo progetto, ha dimostrato fin da subito di essere attento ed interessato a verificare anche la stiuazione economica della società. Sul calciomercato stiamo cercando nei limiti del possibile di costruire qualcosa che si avvicini alle sue idee, anche se ci sono ovviamente delle restrizioni”.
MERCATO – “Shaqiri e Podolski? L'allenatore non ha mai fatto msitero di voler giocare con un modulo che aveva bisogno di innesti, per rinforzare alcuni ruoli di cui il precedente allenatore non aveva bisogno. Abbiamo dovuto accelerare la sessione, contrariamente a quanto avviene solitamente, con il mercato che si sviluppa nell'ultima fase. Adesso in questi giorni dobbiamo livellare lo sforzo economico, anche se sono arrivati tutti in prestito e gravano sul bilancio solo per gli ingaggi di questi sei mesi. Adesso dobbiamo essere attenti, dobbiamo alleggerire un po' per riequilibrare quello che è stato il sacrificio fatto fino ad ora. Se ci saranno altre opportunità vedremo, ma adesso la priorità è sfoltire. Come sapete siamo sotto la lente d'ingrandimento dell'Uefa, quindi dobbiamo stare attenti. Anche dal punto di vista numerico siamo sovrabbondanti. Abbiamo molti giocatori in prestito e potremo fare movimenti finanziari. Una volta tornati in equilibrio parleremo con allenatore e presidente per capire se intervenire ancora”.
CESSIONI – “Handanovic o Icardi in uscita? Nulla di questo tipo in previsione per gennaio. In estate possono succedere diverse cose. Tanti giocatori presi in prestito diventeranno obblighi, per cui possono succedere molte cose. O si aumentano i ricavi o si entra in Champions, altrimenti sarebbe inevitabile ricorrerre a qualche cessione”.
MAZZARRI – “Certamente avremmo fatto degli interventi sul mercato anche con lui in panchina. Nelle due campagne fatte insieme abbiamo cercato di sisteamre la squadra secondo le sue esigenze tecniche. In questa fase ci sono state due opportunità e ringrazio Arsenal e Bayern che hanno capito le nostre esigenze. Anche con Mazzarri avremmo fatto il possibile. Il rinnovo? La nostra filosofia è di non lasciare mai in scadenza di contratto giocatori e, soprattutto, un allenatore, che deve essere leader. Non c'era alcuna perplessità sull'operato dell'allenatore nella precedente stagione, altrimenti saremmo intervenuti in estate”.
OSVALDO – “Cerchiamo di capire come si sviluppano le dinamiche, ad ora è qui. Cercheremo la soluzione migliore per tutti”.
CHAMPIONS – “Noi ci siamo dati anche degli obiettivi prudenti e conservativi, non è facile costruire in tempi così rapidi. Prima di Natale anche l'Europa League sembrava complicata. La distanza è di 6 punti, non possiamo non guardare a quel posto lì ora. Ma non è un obbligo. Vogliamo cementificare la società anche dal punto di vista dei ricavi che non dipendano dalla Champions. Da quell'area potrebbero arrivare entrate già dall'anno prossimo”.
MORATTI – “Il suo ruolo non è quello dell'azionista di minoranza, rappresenta molto di più per la società e la città. E' sempre stato in contatto costante con il presidente, appare dietro le quinte ma è certamente una persona di riferimento”.
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