JUVENTUS SCONTRO TOTALE CON FIGC E CONTE NESSUN BIANCONERO A STAGE NAZIONALE / TORINO – C'eravamo tanto amati. L'idillio tra la Juventus e Antonio Conte sembra essere ormai completamente svanito: secondo quanto scrive l'edizione odierna del 'Corriere dello Sport', il club bianconero voterà 'no' allo stage della Nazionale richiesto dal ct per il 9, 10, 11 febbraio e, anche in caso di ok dell'Assemblea di Lega, ha deciso che non manderà i suoi calciatori a Coverciano.
Conte – scrive il quotidiano romano – è rimasto sbigottito, non si aspettava questa news Juventus a sorpresa. La Juve, però, assicura che la decisione è puramente tecnica, non polemica. La posizione di Agnelli si può riassumere in 5 punti: (1) la Juve è la maggior fornitrice di calciatori all'Italia, (2) nessun'altra Nazionale ha avanzato richieste simili, (3) nessuna regola impone ai club di mandare i propri giocatori in Nazionale al di fuori delle date previste dal calendario Fifa, (4) la Fifa stessa non vede di buon occhio questa iniziativa, (5) l'andata dei quarti di finale di Champions League è troppo vicina alla data prevista per lo stage.
Nella conferenza stampa della vigilia di Cagliari-Juve seguita ieri in diretta da Calciomercato.it, l'allenatore bianconero Massimiliano Allegri ha affrontato l'argomento: “Quello con Conte è stato un incontro positivo, un confronto dove con uno scambio di idee. Alla fine siamo usciti dal confronto, come normale, con una collaborazione per quanto riguarda i giocatori che vanno in Nazionale, una cosa di tutti. Ma questa è una cosa normale, è stato il primo incontro tra gli allenatori e il ct ed è stato positivo. Per gli stage ci sono date da rispettare, i calciatori non sono miei, ma della Juventus. Non so se Conte è permaloso, non lo conosco intimamente. Il confronto doveva essere tra Figc e società: i calciatori sono della Juventus, non miei”.
E, poco dopo, sono arrivate le parole del ct Antonio Conte: “E' un periodo molto, molto critico. Abbiamo toccato il fondo, ma io dico che non è finita… possiamo ancora scavare. Buoni propositi? Spesso si parla a vanvera, sono in pochi a fare i fatti. C'è la voglia di costruire qualcosa di importante. La collaborazione ci deve essere perché sono importanti i club, ma è importante la Nazionale. La Nazionale è di tutti, non bisogna dimenticarlo. Io sono uno a cui piacciono i fatti, meglio agire. Perseguo obiettivi che riguardano tutti, sono abituato a pensare con il noi e non con l'io. I successi si costruiscono insieme, da squadra”.
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