INTER BOLINGBROKE MANCINI CHAMPIONS LEAGUE SAN SIRO / MILANO – Dal calciomercato al progetto stadio. Michael Bolingbroke, Chief Executive Officer interista arrivato lo scorso luglio dal Manchester United, in una lunga intervista concessa ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' fa il punto sulle ultime news Inter, raccontando i progetti, i piani e le strategie della società del presidente Erick Thohir per rilanciare a livello internazionale la formazione ed il brand interista. “Al Manchester ho trascorso un periodo fantastico della mia vita, ma era arrivato il momento di cambiare. E' una prospettiva interessante, perché per me l'Inter è un club di Champions: pur non giocandoci l'appeal di questo brand resta a lungo. Quello che voglio è questo club torni in pianta stabile in Champions. Non per un solo anno, ma per tanti”.
STADIO – “I tifosi prima di morire vogliono vedere una partita al 'Camp Nou', all''Old Trafford' e a 'San Siro'. Certo è uno stadio da migliorare, ma ha potenzialità enormi. Stiamo discutendo su cosa fare, ma saremmo felici di restare a 'San Siro', è la nostra prima opzione. C'è una bella differenza con la 'matchday experience' che garantisce l''Old Trafford'. Mi chiedo: come è possibile che non si riempia uno stadio da 80 mila posti? La sfida è riempirlo non solo al derby, ma ogni domenica. Adesso vengono in media 30 mila persone, l'obiettivo è salire a 50 mila. Vanno però migliorati servizi, trasporti e sicurezza. E non abbiamo intenzione di aumentare i prezzi dei biglietti”.
CHAMPIONS – “L'Inter ha vinto il 'triplete' solo quattro anni fa, quella deve essere la sua dimensione. Se possiamo tornarci subito? Perché no? Abbiamo due strade: vincere l'Europa League o arrivare terzi. Perché no?”.
MANCINI – “E' un vincente. Non solo per quello che ha fatto all'Inter, ma anche a Manchester. Ha cambiato mentalità a quella squadra portandola da metà classifica al titolo”.
FAIR PLAY FINANZIARIO – “Il nostro piano quinquennale non ha convinto l'Uefa? Non mi risulta. Abbiamo mostrato come far crescere i ricavi mantenendo sotto controllo i costi. Non è semplice,ma è ciò che chiede l'Uefa”.
MERCATO – “Se ci saranno opportunità le coglieremo. Dipende da ciò che vuole fare l'allenatore: tutto parte da lui, dalle sue necessità. Dobbiamo rispettare i parametri del Fair Play Finanziario, ma la priorità è dare alla squadra ed all'allenatore quel che serve per tornare in Champions. Se Mancini chiederà rinforzi troveremo il modo per accontentarlo. Ma sempre dentro i parametri del FPF. I tifosi devono capire che ormai non si può più spendere senza limiti. I proprietari non possono più iniettare soldi nel club continuamente”.
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