TOP E FLOP CM.IT / ROMA – Tre top e tre flop per fotografare la giornata di campionato. Al termine di ogni turno di Serie A, Calciomercato.it dedica un editoriale al calcio nostrano che si sofferma sugli episodi del campo, ma anche e soprattutto su quelli di colore, fuori dal rettangolo di gioco, meritevoli di un approfondimento e di un commento.
TOP
I NUMERI DI DYBALA – Il dibattito su una sua possibile convocazione con la selezione italiana ha per alcuni aspetti ‘ridimensionato’ pubblicamente il valore tecnico del talento del Palermo. Con un’altra maglia le sue prodezze ed i suoi numeri avrebbero avuto sicuramente più risalto: si parla tanto infatti di Menez che ha segnato sette reti (4 rigori), dimenticando che Dybala ne ha siglati sei e solo uno dagli undici metri. E’ un predestinato e soprattutto il suo nome è già segnato per il calciomercato 2015: in tanti faranno follie per assicurarsi le sue prestazioni, per la gioia del presidente Maurizio Zamparini.
IL RECORD DEL SASSUOLO – Sette risultati utili consecutivi, un attacco tutto italiano, un allenatore che si prende sempre dei rischi non abbandonando mai la filosofia dello spettacolo e del bel gioco. Il Sassuolo ora respira un’altra classifica e registra un record come nell’anno della promozione della serie A. Quando il coraggio viene premiato.
FLOP
VENTURA, LE SCUSE NON BASTANO – Le scuse pubbliche non possono bastare. Il dietrofront e il mea culpa a menta fredda davanti le telecamere neanche. Un gesto del genere così grave rivolto ad un tifoso, quello del tagliagole, deve essere sanzionato dal giudice sportivo e magari anche dalla stessa società e del presidente Cairo, ormai deçaparesidos da quando la sua squadra è vicina alla zona calda classifica.
LA GAFFE DI ILARIA D’AMICO – Abbiamo sempre apprezzato la competenza e professionalità di Ilaria D’Amico. Tuttavia, chiedere di non essere inquadrata quando da Torino ufficializzano l’assenza del capitano della Juventus e Nazionale, Gianluigi Buffon, non può che intaccare, un minimo, il nostro giudizio. La vita privata va rispettata ma – nel possibile – non confusa con un ruolo di immagine e responsabilità.
LA MAGLIA DI OSVALDO – 16 ottobre 2011 Lazio-Roma: Osvaldo segna, espone la maglia ‘Vi ho purgato anch'io’, ma i giallorossi alla fine perdono. 30 novembre 2014 Roma-Inter: Osvaldo firma il gol del 2-2, non sfoggia la casacca ‘Vi ho purgato ancora’, ma i nerazzurri escono sconfitti dall’Olimpico. Il messaggio è: la maglia autocelebrativa non porta bene alla punta italo-argentina.
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