EDITORIALE INTER MAZZARRI / MILANO – Walter Mazzarri cala il suo personale sette… brutto. Tra la passata stagione e quella attuale il tecnico di San Vincenzo non è mai riuscito a trovare una striscia di tre vittorie consecutive sulla panchina dell'Inter. Eppure questo settimo tentativo sembrava il più facile, contro una formazione come quella del Parma che prima del match di sabato aveva sempre subito gol ed al 'Tardini' aveva sempre perso. Senza dimenticare che i ducali sono probabilmente l'unica squadra che aveva più giocatori indisponibili rispetto ai nerazzurri. Insomma, non ci sono alibi per questa nuova, ennesima, battuta d'arresto che costringe ancora una volta a mettere un punto e ricominciare da capo. La pazienza che lo stesso Mazzarri continua a invocare sta finendo: quello che preoccupa i tifosi dell'Inter non sono (soltanto) i risultati, bensì le prestazioni. Il progetto è a medio-lungo termine, ma le fondamenta non sembrano affatto solide.
Spesso disarmanti sono poi le dichiarazioni dello stesso Mazzarri al termine delle partite perse o pareggiate male. Chi lo segue potrebbe quasi anticipare le sue parole: dopo aver enumerato tutti i presunti alibi, afferma che non può dire che ci sono altrimenti viene accusato di piangeria. Poi c'è il solito richiamo all'ultima buona partita dell'Inter per tentare di dimostrare che non è tutto da buttare, quindi l'altra giustificazione legata al fatto che tra campionato e coppe si gioca ogni tre giorni (diventati due adesso che ha perso, ndr) e infine l'immancabile “dobbiamo lavorare, quando si tratta di fare il salto di qualità ci areniamo”. Come se a far fare questo salto di qualità fosse qualcun'altro e non l'allenatore. E, nonostante le smentite della società, Mazzarri rischia sempre di più.
Tra giovedì in Europa League e domenica in campionato contro il Verona Walter Mazzarri si gioca una fetta importante del suo futuro all'Inter. Per far sì che dopo la sosta per la Nazionale, nel derby contro il Milan, sia ancora sulla panchina nerazzurra, il tecnico di San Vincenzo deve migliorare il suo score. Per sette volte in quarantotto giornate Mazzarri si ferma a due vittorie di fila. 2, 7 e 48: tre numeri che, smorfia alla mano, descrivono bene l'attuale momento del club meneghino. Perché questa Inter è ancora un 2 (la bambina) che deve ancora crescere; perché dopo 7 (il vaso) tentativi falliti potrebbe bastare una goccia per farlo traboccare e trasformare Mazzarri in un 48 (morto che parla). Ma non giocate il terno sulla ruota nerazzurra, non esce mai.
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