GUANGZHOU GILARDINO GASPERINI NAZIONALE PRANDELLI / GENOVA – Valigie pronte, è tempo di partire. Destinazione Cina. Alberto Gilardino è pronto per la sua nuova avventura, una nuova vita nel Guangzhou di Marcello Lippi ed in un'intervista rilasciata a 'La Gazzetta dello Sport' si toglie qualche sassolino prima di salutare, non per sempre, l'Italia: “Sarà una grande occasione di crescita personale e culturale per tutta la mia famiglia. Mia moglie era scettica, ma l'ho convinta”.
GUANGZHOU – “E' una squadra organizzata come Milan, Inter e Juve. Un top club per organizzazione, lo si capisce anche dai dettagli con cui hanno portato avanti la trattativa. Hanno vinto la Champions asiatica e vogliono continuare a vincere, con me. Diamanti mi ha convinto. Vestirò la maglia 38, perché la somma dei due numeri fa 11″.
SERIE A – “Lascio con dispiacere. Gasperini ha spinto per la mia cessione. Qui gli attaccanti sopra i trent'anni sono considerati vecchi. Ma guardate Klose… Tra due anni e mezzo tornerò per il traguardo dei 200 gol. Se ho lasciato il Genoa è anche per il bene economico del club”.
NAZIONALE – “Avevo rinunciato al Toronto a gennaio per giocarmi un posto in Nazionale. Non ho cambiato idea su Prandelli, che mi ha lanciato a Parma, ma la delusione umana è stata profonda. Una chiamata la meritava. Non c'erano attaccanti d'area come me, Toni, Di Natale, Destro e Rossi. Anche dai ragazzi ho ricevuto un solo sms, il calcio è così: ci sono pochi amici”.
L.P.
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