BRASILE SCOLARI NEYMAR MONDIALE / TERESOPOLIS (Brasile) – “Tutti mi dicono bravo, ma se non vincerò la Coppa dovrò scappare in Kuwait e chiedere asilo politico”. Inizia con questa battuta la conferenza stampa di Luiz Felipe Scolari in vista dei prossimi impegni del Brasile al Mondiale, sintomo di una pressione che continua a farsi sentire nel ritiro della 'Selecao'. “Noi siamo forti ma anche Argentina, Germania e Olanda sono forti. E il Mondiale della Spagna non è finito – ha spiegato Scolari – Neymar? Può essere decisivo come lo fu Ronaldo, ma lui è grande perché è dentro una grande squadra. Questa 'Selecao' ricorda quella del 2002 per la compattezza in ogni reparto. Più tanto talento. Qualcuno è rimasto sorpreso dalla grande partita di Oscar contro la Croazia, ma io lo sapevo che lui ha qualcosa in più”.
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