MILAN MOTIVAZIONI CONDANNA BERLUSCONI MEDIASET / MILANO – “Decideva su Mediaset anche da premier“: così i magistrati scrivono nelle motivazioni della condanna in appello a quattro anni per Silvio Berlusconi, nel processo sui diritti tv. Come riferisce 'repubblica.it', la Cassazione si esprime così sui processi Ruby: “Da Berlusconi accuse infamanti alle toghe di Milano”.
I giudici della Corte d'appello di Milano scrivono che Silvio Berlusconi ha continuato a essere al vertice del gruppo Mediaset anche dopo l'ingresso in politica e la nomina a Presidente del Consiglio. “Un imprenditore”, si legge tra le 190 pagine di motivazioni, “avrebbe potuto notevolmente ridurre il budget del maggior costo per le sue aziende. Tutti questi personaggi (anch'essi condannati, ndr) non solo gli occultavano da tale fondamentale opportunità, ma su questo lucravano ingenti somme sottraendone sostanzialmente a lui oltre che a Mediaset“.
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