PAGELLE E TABELLINO DI NAPOLI-ROMA / NAPOLI – Era una prova importante per entrambe, non certo il crocevia della stagione ma comunque il termometro giusto per le ambizioni di Napoli e Roma. Dalla sfida escono stra-vincitori gli azzurri, al di là del risultato. Contropiede perfetto contro una difesa di burro e tanto, tantissimo Cavani. Ma non solo: Zuniga che asfalta Piris, Castan annichilito dagli attaccanti avversari, un Pandev top-class. Per Zeman è notte fonda, per la retroguardia si consiglia un ritorno alla scuola calcio.
NAPOLI
De Sanctis 6,5 – Uscite da big, come raramente gli capita, anche fra i pali è insuperabile. Osvaldo lo infila in un uno contro uno sul quale non può avere responsabilità.
Campagnaro 7 – Annulla prima Destro poi Totti, non gli toglie un attimo gli occhi di dosso. E' e resterà un mastino, peccato che sarà napoletano ancora per poco.
Britos 6 – Si capisce che era soprattutto merito di Destro quando il giovane giallorosso esce e lascia il posto ad Osvaldo. Lì si palesa in tutte le sue insicurezze, consentendo all'argentino di infilarsi come lama nel burro.
Gamberini 6,5 – Dalla sua parte non si passa, ma non è novità di stasera. E' l'uomo del salto di qualità tecnico nella difesa di Mazzarri, e dire che è stato preso come “pacco regalo” di Behrami…
Maggio 6,5 – A salvare la sua prestazione altrimenti in ombra è quella sgroppata feroce al novantesimo inoltrato che si conclude in rete. Altrimenti avrebbe dato vita ad un duello piuttosto sonnolento con Balzaretti.
Behrami 7 – Il solito lottatore, un fenomeno nel recuperare il pallone anche a costo di sradicare la gamba dell'avversario. Il centrocampo azzurro non può prescindere dalla sua sostanza ma soprattutto dalla sua umiltà: mai un passaggio oltre le sue possibilità.
Inler 6,5 – Lucido e concreto, ruba l'occhio meno del compagno di reparto ma è sempre puntuale sia nelle chiusure che nella ripartenza. (Dal 65' Dzemaili 6,5 – Giusto in tempo per propiziare un fallo al limite dell'area che costa l'espulsione a Pjanic).
Zuniga 8 – Al binario 2 della stazione Termini è partito un Frecciarossa Napoli-Roma che ha sciolto l'acciaio dai binari. Per chi non l'avesse visto (il sig. Ivan Piris è desiderato in direzione) era Juan Camilo Zuniga, autore della prestazione forse più brillante da quando veste l'azzurro. Il dirimpettaio annichilito con doppi passi e scatti fulminei, superiorità numerica costante sull'out mancino partenopeo. Sarà l'odore di… Armero?
Hamsik 6,5 – Non fra i migliori, ma sempre preziosissimo nel creare l'uomo in più in fase offensiva. Le sue sovrapposizioni sono letali e mandano in crisi centrocampo e difesa romanista, peccato per gli errori sottoporta. Ma se non sbagliasse neanche i gol sarebbe il giocatore universale. (Dall'89' Insigne sv)
Pandev 7,5 – Un primo tempo stratosferico, dai suoi piedi partono tutte le azioni pericolose della squadra, compreso il gol del vantaggio nato da una sua geniale intuizione. Anche nella ripresa continua a dispensare gioco ma in pillole. Chissà, forse contro la Roma sente ancora aria di derby, fatto sta che è assolutamente decisivo nella vittoria del Napoli. Giocasse sempre così… (Dall'81' Mesto sv)
Cavani 9 – Di destro, di sinistro, di testa. Gli manca lo zigomo e il gomito e poi ha segnato in ogni maniera. Anche stasera sono tre, messaggio al campionato e alla classifica cannonieri, che finora aveva il padrone sbagliato. Un'altra tripletta, un'altra prestazione stratosferico. No, sessanta e passa milioni per comprarlo non sono una follia, al massimo la follia è metterci un tetto.
All. Mazzarri 7 – Qualcuno lo dava per spacciato di fronte a sua maestà Zeman, invece il suo Napoli stupisce e stravince facendo proprio ciò che sa fare meglio: ripartire in contropiede prendendo d'infilata la difesa. Una squadra che senza penalizzazione sarebbe seconda in classifica non può e non deve temere nessuno, e lo dimostra stasera. Che sia la base per un 2013 da favola: le potenzialità ci sono tutte.
ROMA
Goicoechea 5,5 – E' praticamente già a terra quando Cavani insacca il 2-0, sugli altri invece non può molto.
Piris 4,5 – Sarà Zuniga che è in serata di grazia, ma il paraguayano lo fa apparire come un Garrincha dei giorni nostri. Imbarazzante sul secondo gol del Napoli. (Dall'82' Florenzi sv)
Burdisso 5 – L'intesa con Castan non c'è, i meccanismi difensivi mancano. Cavani e compagni ne fanno polpette. Ma non è tutta colpa sua, lo si capisce quando sul calcio d'angolo del 3-0 si ritova a marcare due avversari. Da solo. Su un calcio da fermo.
Castan 4,5 – Statico come una colonna, lascia che Cavani lo infili alle spalle per andare a chiudere su Pandev, poi resta a guardare quando il Matador si gira e schiaccia in rete il raddoppio. In una sola parola: matato.
Balzaretti 5 – Più che uno scontro, quello con Maggio è un tiepido incontro fra due vecchietti in un torneo di scopone. Non a caso sono fra i calciatori che più stanno risentendo delle fatiche ucraino-polacche.
Pjanic 4,5 – Troppo compassato per i ritmi frenetici della partita, ci si accorge di lui solo in due occasioni: sul primo e sul secondo cartellino.
De Rossi 5 – Se era lui il delegato a contenere Hamsik, perde senza appello la sfida. Lo slovacco funge da terzo attaccante creando costante superiorità numerica.
Bradley 6 – Dei tre di centrocampo è il più dinamico e costante, peccato si trovi di fronte un Behrami in versione Terminator.
Lamela 5 – Sarà che ci si aspetta sempre tantissimo da lui, comunque non gioca una partita da ricordare. Pochi palloni ricevuti e sfruttati male.
Destro 4,5 – In certe partite si capisce perché Zeman continui a preferirgli Osvaldo. Un errore sottoporta e poco altro. (Dal 17' st Osvaldo 6,5 – L'unica spiegazione alla sua assenza dal 1' è una condizione fisica non perfetta, che peraltro smentisce una volta entrato in campo: in 10 minuti crea dal nulla due occasioni da gol, una delle quali si conclude positivamente).
Totti 5 – Campagnaro lo tiene a bada, non riesce mai a trovare spunti vincenti. Si ritrova anche lui nella serataccia dei giallorossi.
All. Zeman 4,5- Era la partita della svolta, si rivela invece quella del tracollo. Il contropiede di Mazzarri annichilisce i suoi, ma era abbastanza prevedibile. Venti minuti buoni nel primo tempo e una timida reazione nella ripresa, poi poco altro. Da registrare sicuramente una difesa indifendibile: non tanto per i quattro gol, ma per il modo in cui li prende.
Arbitro Tagliavento 5 – Magari è un po' troppo severo sull'espulsione di Pjanic, pilatesco sul rigore (che tra l'altro era abbastanza limpido) non concesso al Napoli. Lì o dai il penalty o ammonisci l'attaccante.
TABELLINO
NAPOLI – ROMA 4-1
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Britos, Gamberini; Maggio, Inler (Dzemaili 65'), Behrami, Zuniga; Hamsik (Insigne 89'), Pandev (Mesto 81'), Cavani. A disp.: Rosati, Fernandez, Uvini, Mesto, Donadel, Dzemaili, Dossena, El Kaddouri, Vargas, . All.: Mazzarri.
ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris (Florenzi 82'), Burdisso, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Bradley; Lamela, Destro (Osvaldo 62'), Totti. A disp.: Stekelenburg, Lobont, Dodò, Romagnoli, Perrotta, Marquinho, Tachtsidis, Florenzi, Osvaldo. All.: Zeman.
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 4' Cavani (N), 3' st Cavani (N), 25' st Cavani (N), 28' st Osvaldo (R), 46' st Maggio (N)
Ammoniti: Campagnaro (N), Totti (R), De Sanctis (N), Maggio (N)
Espulsi: Pjanic (R) per doppia ammonizione)
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