PRO VERCELLI VICENZA CAMOLESE TORINO DERBY FERRANTE / VERCELLI – Giornata carica di argomenti per mister Giancarlo Camolese. Il tecnico della Pro Vercelli è alla vigilia di un incontro importante per il futuro della sua squadra e anche della sua panchina. Reduce da quattro sconfitte consecutive, la Pro attende il Vicenza nell'incontro che, domani, si svolgerà nell'orario straordinario delle ore 18. Camolese ha aperto la conferenza stampa di oggi parlando, come di consueto, della settimana e delle sue richieste alla squadra: “Voglio vedere una squadra che limita gli errori, che mette il cuore. Dobbiamo tirare fuori il coraggio. Tutto il resto non deve interessare”. Parole queste che si riferiscono alle considerazioni del direttore sportivo Giancarlo Romairone, il quale in settimana aveva accusato i giocatori di pensare più a loro stessi che alla maglia.
SCELTE OBBLIGATE – La Pro Vercelli vanta un organico di 29 giocatori. Tuttavia, in vista della gara di domani, Giancarlo Camolese si trova a dover fare i conti con alcune assenze pesanti. Prima fra queste quella di Massimiliano Scaglia, il quale in settimana ha riportato una distorsione alla caviglia che potrebbe tenerlo lontano dai campi di gioco per più tempo del previsto. Complice la squalifica di Cosenza, le scelte in campo difensivo diventano limitate. Qualche dubbio anche a centrocampo, dove Espinal e Caridi verranno valutati al termine della rifinitura odierna. Le buone notizie arrivano da Tiribocchi: “E' reduce da una bella settimana – sottolinea Camolese – e mi aspetto una buona prestazione da lui come da tutta la squadra”. Iemmello e Di Piazza potrebbero affiancare il “Tir” in attacco.
DERBY E ANEDDOTI – Nella giornata di domani si svolgerà anche il derby di Torino, sul quale viene interrogato Camolese: “Anche le pietre sanno per chi tifo (ride, ndr). La cosa importante è che Torino ritrova il suo derby e che le due squadre ci arrivano al meglio, visto che la Juventus è reduce dal bel successo contro il Chelsea e il Torino sta conducendo un buon campionato”. Chiusura dedicata alle parole di Marco Ferrante che, in settimana, aveva confessato di esser stato obbligato a star in panchina nel famoso derby della stagione 2001-2002 – terminato 3-3 – per volontà dell'ex presidente Cimminelli. Camolese dà la sua versione: “C'era una situazione particolare: Ferrante era rientrato dal prestito all'Inter. La società voleva venderlo ed era in attesa che la cessione fosse concretizzata. La società mi disse che Ferrante non doveva giocare per scelta tecnica. Io dissi che se lo avessero venduto non c'erano problemi ma siccome non se ne fece nulla, ho riportato Ferrante dove meritava di stare: in campo. Al di là di questo, scelsi in quell'occasione di partire con una punta sola, Lucarelli, e con Osmanovski più decentrato. Poi sapete come è andata a finire. Comunque ringrazio molto Marco per le bellissime parole spese nei miei confronti”.
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