Italia-Francia, conferenza Prandelli: “Ecco chi giochera'. Verratti…”

Il commissario tecnico azzurro parla alla vigilia dell'amichevole con i transalpini

ITALIA FRANCIA CONFERENZA PRANDELLI / FIRENZE – A poco più di 24 ore dall'amichevole Italia-Francia, Cesare Prandelli parlerà alla stampa nella consueta conferenza che precede le partite degli azzurri. Come al solito tanti gli argomenti, a partire dalla possibile coppia Balotelli-El Shaarawy: Calciomercato.it seguirà per voi le dichiarazioni del commissario tecnico italiano.

FORMAZIONE – “La formazione sarà Sirigu, Maggio, Chiellini, Barzagli, Balzaretti, Montolivo, Verratti, Marchisio, Candreva, Balotelli, El Shaarawy. El Shaarawy giocherà nella posizione che occupa nel Milan, Balotelli sarà la punta centrale e Candreva giocherà sulla destra. Chiederò ai giocatori offensivi di creare superiorità numerica e profondità in zona gol. Da Verratti mi aspetto una crescita dal punto di vista della personalità: sta facendo esperienza, ma non deve avere addosso troppo peso, deve fare il suo senza strafare”.

CENTROCAMPO – “Sia Candreva che El Shaarawy hanno caratteristiche offensive e il centrocampo dovrà lavorare in funzione di queste punte. I tre dovranno non solo dare equilibrio, ma anche a dare alla conclusione: avremo un po' più di ampiezza da questi giocatori. Santon e Florenzi? Abbiamo i cambi, ma non possiamo pensarli prima: vogliamo partite vere, regalare emozioni e spettacolo e poi nel corso della gara terremo conto anche di questi ragazzi. Palleggeremo meno e dovremo cercare di più profondità”.

FRANCIA – “Mi aspetto di vivere una partita con tante emozioni, si affrontano due scuole di pensiero e quindi la voglia di confrontarsi con una grande squadra e non abbassare la guardia. Mi aspetto due squadre che vogliono vincere e che cercano il risultato anche con giocate individuali”.

BALOTELLI – “Da Mario mi aspetto l'impegno e il sacrificio mostrato con la Danimarca. I giovani? Mi aspetto che mostrino personalità. Blocco Juve? E' preferibile giocare con uno o due blocchi, come fa la squadra perché si ha un rapporto più diretto.”