EUROAVVERSARI SPECIALE CHAMPIONS LEAGUE NORDSJAELLAND JUVENTUS / ROMA – Non è tutto oro quel che luccica. Della serie non basta arrivare in Champions League per essere definiti campioni. Il Nordsjaelland è una compagine provinciale che ha saputo, nella passata stagione, imporsi a livello nazionale. La società, con sede a Farum, ha operato delle scelte impeccabili che, unite a un gruppo ben assortito, hanno permesso di scalare quelle gerarchie che sembravano delineate in Superligaen. La sorpresa della scorsa stagione ha potuto staccare il pass per la Champions League. Un posto di diritto che è visto, dai più, come una gita turistica per visitare città come Torino, Londra e anche Donetsk. Un viaggio che, in qualità di “Cenerentola” del girone, non andrà oltre quell'ipotetica “mezzanotte” rappresentata dalla fase a gironi.
Essendo il Nordsjaelland una società piccola che, normalmente, non fa più di 5 mila spettatori nel piccolo stadio di Farum, per le gare di Champions League è costretto a spostarsi a Copenhagen al Parken Stadium (25 km chilometri di distanza).
In questa stagione, il Nordsjaelland sta conseguendo risultati alterni: dopo un avvio difficile di campionato, ha piazzato tre vittorie consecutive nel mese di settembre, salvo poi inanellare ulteriori tre gare, di cui due sconfitte e un pareggio. Attualmente è reduce dal 3-0 casalingo contro il Silkeborg. In Champions League resta a quota zero punti, dopo le due sconfitte contro Shakhtar e Chelsea.
PUNTI DI FORZA – Non avendo chissà quali individualità, è il gruppo a poter, seppur in minima parte, spaventare gli avversari di turno. Così è stato nella passata stagione. Ad oggi, qualche meccanismo è ancora da mettere a punto. Una situazione che può andare bene per concorrere al titolo in Danimarca ma non per ambire ad un risultato contro la Juventus, diametralmente di un altro livello. Il Nordsjaelland gioca un calcio prettamente offensivo. Si ispira al Barcellona, anche se non può vantare talenti di primo livello. Un briciolo d'attenzione in più è, semmai, da destinare a Joshua John, attaccante olandese (originario di Aruba) che ha avuto un passato giovanile nell'Ajax salvo concludere la sua maturazione nello Sparta Rotterdam. Attualmente di proprietà del Twente, è giunto in prestito al Nordjsaelland quest'estate. Il suo contributo è fin qui positivo, con 8 gol in altrettante gare.
PUNTI DEBOLI – Non ci sono eccellenze, tanto meno in difesa. Il centrale Jores Okore è considerato un buon perno difensivo. Tuttavia, i compagni di reparto non sembrano all'altezza dell'impegno europeo. La difesa concede, anche in campionato, almeno un gol a partita. Conseguenza normale dell'approccio, talvolta, troppo offensivo adottato da mister Hjulman.
TALENTI A CONFRONTO – Citato Joshua John, bisogna spendere due parole anche su Andreas Laudrup, figlio di Micheal che i tifosi bianconeri ricordano sempre con molto piacere. Il ventunenne danese si ispira a Pirlo anche se, nel contesto tattico, non ricalca propriamente il ruolo di regista, anzi. Hjulman lo colloca come esterno offensivo quando vara il 4-2-3-1. E' sicuramente uno dei giocatori di maggior talento, al quale si aggiunge anche il centrocampista ghanese, classe 1990, Enoch Kofi Adu, ancora in attesa di un'esplosione definitiva.
LA FORMAZIONE – Le scelte che hanno portato al titolo danese verrano perseguite da Hjulman anche questa sera contro la Juventus. Il tecnico non pare intenzionato a schierare una squadra più coperta. Si continuerà con quel 4-2-3-1 che si è visto già nelle prime due gare del girone. Il portiere Hansen verrà confermato tra i pali. In difesa, la linea con Parkhurst (nazionale statunitense), Runje, Okore e Mtiliga avrà man forte da Adu e dal capitano Stokholm, schierati in qualità di interditori. Qualche indecisione nel reparto offensivo, dove Lorentzen e John agiranno esterni con uno tra Nordstrand e Christensen in posizione centrale, alle spalle dell'unica punta Beckmann.
CONFRONTI DIRETTI – Vista la prima partecipazione nel contesto prestigioso della Champions League, non ci possono essere precedenti fra il Nordjsaelland e la Juventus. Tantomeno, tra la squadra di Farum e le altre italiane. In passato, tuttavia, la Juventus ha affrontato, in un doppio confronto, una squadra danese: i bianconeri affronteranno l'Hvidovre (ora in Serie B danese) nella Coppa dei Campioni del 1982-1983. L'incontro era valevole per i sedicesimi di finale della manifestazione. L'andata, disputata in Danimarca, vide la Juventus trionfare 4-1. A Torino, la gara si dimostrò maggiormente impegnativa, concludendosi sul 3-3 finale.
UOMINI MERCATO – Grosse offerte da segnalare non ce ne sono, salvo la possibilità di prendere lo statunitense Micheal Parkhurst a costo zero. Il terzino destro statunitense ha il contratto in scadenza al 31 dicembre di quest'anno. A gennaio, di fatto, potrebbe optare per una nuova destinazione, magari anche italiana. Chi volesse, invece, intavolare qualche offerta per Joshua John, deve riferirsi direttamente al Twente, proprietario del suo cartellino in scadenza nel 2014.
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