EUROAVVERSARI SPECIALE EUROPA LEAGUE ANZHI AIK SOLNA RUBIN TOTTENHAM / ROMA – Pronti, via. Anche la fase a gironi di Europa League ha il suo principio. Inizia la fase calda. Quella che porterà alla promozione, ai sedicesimi di finale, solamente due squadre per ogni girone. Il sorteggio di Montecarlo ha riservato parecchie insidie alle squadre italiane, in primis a Udinese e Lazio. Già in serata, le due formazioni affronteranno due delle più temibili compagini all'interno dei rispettivi gironi come l'Anzhi Makhachkala e il Tottenham. L'Inter debutta, invece, a San Siro contro il Rubin Kazan. Mazzarri e il Napoli ripartono dall'Aik Solna, la scalata all'Europa.
ANZHI MAKHACHKALA (Gruppo A – Udinese, Liverpool, Young Boys) – E' una delle squadre maggiormente conosciute a livello di mercato. I russi della regione del Daghestan si sono imposti nelle ultime sessioni, allestendo una squadra competitiva, grazie ad elementi di grande qualità e ancora lontani dall'appendere gli scarpini al chiodo. Samuel Eto'o è il trascinatore, ma l'Anzhi dispone di buoni elementi a tutto campo. I punti di forza sono i reparti di centrocampo e attacco. L'ultimo arrivato Lassana Diarra si unisce ai già noti Zhirkov, Boussoufa e Jucilei. La difesa, invece, non sembra mostrare grande affidamento. La coppia centrale Joao Carlos–Samba, che garantisce un certo numero di pasticci a partita, è attesa dalla prima vera prova internazionale. L'Anzhi (terzo a due punti dal Terek Grozny capolista), nelle otto partite di campionato disputate fino a questo momento, ha chiuso la porta per tutti i 90 minuti solo in un'occasione.
In panchina c'è un vecchio santone di nome Guus Hiddink, convinto ad accettare la nuova destinazione con un assegno da 10 milioni di euro annui. Un invito prontamente raccolto, lo scorso febbraio, dal tecnico olandese che, stasera, tornerà a calcare la scena europea. Il turn-over non sembra essere contemplato in questa occasione, così come nell'intera manifestazione europea. L'Anzhi ha smanie di grandezza e, difficilmente, si muoverà in Europa in maniera remissiva. Più facile, dunque, che si dia il tutto per tutto già con l'Udinese. Hiddink partirà con un 4-2-3-1 con Gabulov in porta, linea difensiva con Agalarov, Samba, Joao Carlos e Tagirbekov. In mediana, potrebbe esordire Diarra. In caso contrario spazio a Jucilei e Shatov. Carcela Gonzales dovrebbe partire in qualità di esterno alto destro, con Boussoufa a sinistra ed Eto'o al centro del terzetto. Il riferimento più avanzato sarà Lacina Traoré.
AIK SOLNA (Gruppo F – Napoli, Psv Eindhoven, Dnipro) – L'avversaria del Napoli è, fra quelle che vedremo in campo questa sera, quella di minor qualità. La compagine svedese, tuttavia, resta un'insidia, in quanto, pur non vantando grande esperienza a livello internazionale, è in un'ottimo stato di forma: viene, infatti, da quattro vittorie consecutive in Allsvenskan (quarta in classifica) contro avversari di livello come Djurgardens e Helsinborgs. Stupisce anche il dato sui gol subiti: solo 2 nelle ultime sette partite. Salvo l'imbarcata contro il Malmoe di inizio luglio (0-4), la difesa ha sempre dato buone garanzie. Al turno preliminare di Europa League, la compagine svedese ha eliminato il Cska Mosca (secondo in Russian Premier League), rifilando due reti al Luzhniki.
In squadra non ci sono veri e propri punti di riferimento. E' un vero e proprio gruppo con poche individualità, specialmente in attacco. Il capocannoniere della squadra è Celso Borges con soli 6 gol in 20 partite disputate. In rampa di lancio c'è, tuttavia, il ghanese Kwame Karikari, già 3 reti all'attivo in 4 gare.
Mister Andreas Alm cambia, spesso, formazione. E' passato dal 4-4-2 di inizio stagione ad un modulo più offensivo con tre attaccanti. Per tamponare l'avanzata degli uomini di Mazzarri, Alm potrebbe optare per un atteggiamento più compatto. La formazione dovrebbe, dunque, prevedere il portiere Turina e la linea a 4 con Lorentzson, Karlsson, Backman e Johansson. La velocità di Gustavsson e di Kayongo-Mutumba verrà utilizzata sulle fasce, con Ahman-Persson e il diciotttenne Quaison in qualità di centrali. Celso Borges dovrebbe affiancare Karikari, anche se Lundberg ambisce a una maglia da titolare. Presente in rosa anche una vecchia conoscenza del calcio italiano, ovvero Henok Goitom, ex attaccante dell'Udinese, che giocò solo 8 minuti in serie A, segnalandosi per un gol al 90° contro l'Inter.
RUBIN KAZAN (Gruppo H – Inter, Partizan Belgrado, Neftci) – Giocare contro le squadre russe è sempre difficile. Nascono come formazioni senza grandi campioni ma con grande solidità. Sebbene l'Inter abbia avuto maggiori difficoltà in casa, in inizio di annata, la vittoria resta maggiormente alla portata fra le mura amiche rispetto al freddo siberiano di Kazan.
La formazione allenata da Kurban Berdyev non è partita bene. I 12 punti messi a segno in otto partite sono fuori dai canoni messi in preventivo ad inizio stagione dalla dirigenza del club, che vuole rimanere in alto e, possibilmente, nell'Europa che conta. Lo sfizio di inizio stagione è stata la vittoria in trasferta contro lo Zenit di Spalletti. C'è stato poco da fare, invece, contro il Terek capolista e lo Spartak Mosca che, ieri sera, ha destato paura dalle parti di Barcellona.
Il Rubin punta sulla concretezza dell'israeliano Natkho Bibras, centrocampista 24enne già a segno sei volte in sette gare. Roman Eremenko è un altro pilastro a metà campo, mentre il centravanti Rondon è sempre da prendere con le pinze. Salvatore Bocchetti guida una difesa che prende gol almeno una volta a partita. Colpa anche di mister Berdyev capace di cambiare formazione ad ogni gara, reinventando il difensore italiano in un centrocampista davanti alla difesa.
Al Rubin manca, ancora, un'identità. Difficile, dunque, ipotizzare quale possa essere l'atteggiamento della squadra russa nella gara del Meazza. Certi del posto da titolari sono il portiere Ryzhikov e gli esterni bassi Kuzmin e Ansaldi. Al centro della difesa, dovrebbe giocare proprio Bocchetti al fianco di Navas. Anche Natkho e Orbaiz saranno della partita e ruoteranno sulla linea mediana. Agiranno per vie esterne il turco Karadeniz e Roman Eremenko. In avanti c'è posto per due fra Rondon, Dyadyun, Ryazantsev e Davydov.
Fra Inter e Rubin Kazan c'è un doppio precedente del passato che rievoca ottimi ricordi. Nell'annata che vide i nerazzurri laurearsi Campioni d'Europa, il Rubin fu avversario nel girone eliminatorio. Al 1-1 di Kazan, seguì la vittoria 2-0 del Meazza con gol di Eto'o e Balotelli.
TOTTENHAM (Gruppo J – Lazio, Panathinaikos, Maribor) – A ben vedere la Lazio arriva all'appuntamento nel miglior momento possibile, sia per sé stessa che per l'avversario. Il Tottenham di Villas Boas ha diversi problemi, un po' a tutto campo. Il tecnico lusitano non ha ancora provveduto a donare compattezza alla squadra. Errore già manifestato fin dal suo inizio al Chelsea, nel corso della passata stagione. Nonostante le partenze illustri di Modric e Van der Vaart, dal mercato sono arrivati importanti innesti come il portiere francese Lloris, l'ex Ajax Vertonghen, il mediano belga Dembelé, lo statunitense Dempsey, l'islandese Sigurdsson e il riscattato Adebayor. Un mercato di grande qualità che, però, deve ancora dare i suoi frutti.
Fra i volti nuovi, quello che desta maggiore interesse è l'ex Hoffenheim e Swansee, Sigurdsson. L'islandese ha grande talento e in fase offensiva sa rendersi pericoloso sia in fase di impostazione che in quella realizzativa.
Villas Boas vuole tornare a vincere, già da stasera. Probabile l'esordio di Lloris in porta (in alternativa c'è Friedel), la linea difensiva a 4 prevede l'impiego di Walker, Vertonghen, Gallas e Assou-Ekotto. Il brasiliano Sandro e l'inglese Livermore dovrebbero fungere da interditori, anche se Dembelé resta una valida alternativa ad entrambi. In avanti, pronto il terzetto con Lennon e Bale sugli esterni e Sigurdsson in mezzo (in ballottaggio con Dempsey). Dubbi sul riferimento offensivo: Adebayor non è mai partito titolare in stagione. Più facile, dunque, che sia Jermaine Defoe ad avere una chance dal primo minuto.
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