MERCATO NAPOLI MAZZARRI NUMERI / NAPOLI – A cinquant'anni suonati probabilmente Antonio Conte e Massimiliano Allegri saranno già plurititolati e osannati dai media. Bella forza, se alleni Juventus e Milan il successo è dietro l'angolo, vincere con i campioni è fin troppo facile. Più difficile è forgiarli i fuoriclasse, plasmarli e incastonarli uno ad uno in una squadra che è un gioiello, ma lo è anche e soprattutto grazie al lavoro del suo mister. La squadra si chiama Napoli, il tecnico si chiama Walter Mazzarri. E rispetto ai suoi più quotati colleghi ha un record mica male, che nessun altro con un simile cursus honorum può vantare: Mazzarri non ne ha mai toppata una.
L'INFALLIBILE – D'altronde non lo dicono le chiacchiere. Carta canta, ancor di più cantano i numeri. Dopo un'onesta carriera da 'secondo' di Ulivieri, Walter da San Vincenzo inizia la sua vera carriera nel 2001, alla guida dell'Acireale, in serie C2. Da lì in poi è un'ascesa scandita dalla politica dei piccoli passi, ma mai uno fuori posto. Mai un esonero, mai una retrocessione, mai una stagione oggettivamente fallimentare. Pistoiese in C1, la promozione del 'suo' Livorno dalla B alla A e subito Reggina in massima serie. In Calabria, Mazzarri si consacra e assurge al ruolo di 'mago', con il famoso miracolo del 2006/07 (salvezza partendo da -11), arrivato dopo altre due stagioni niente male in amaranto. Così lo nota e lo prende la Sampdoria, che con lui vive due anni trionfali: la qualificazione in Coppa Uefa e la finale di Coppa Italia, prima di un addio doloroso ma inevitabile, considerato il vistoso e visibile calo di motivazioni ed obiettivi.
CIELO AZZURRO – Il resto è storia recente. Quattro mesi di 'vacanza' forzata, poi la chiamata del Napoli, quel 6 ottobre del 2009 che ora a Napoli è una data di una certa importanza. Un altro miracolo la prima stagione (zona Uefa con una squadra lasciata da Donadoni in zona retrocessione). Poi il decollo verso le vette più alte, quelle che sia lui che Napoli potevano soltanto sognare, prima di incrociare le rispettive strade. Il terzo posto, lo storico approdo in Champions League e l'altrettanto leggendario passaggio agli ottavi nel girone della morte, eliminando Manchester City e Villarreal. I quarti sfiorati contro il Chelsea (poi campione d'Europa), la delusione di un finale di campionato in sordina scacciata subito via dalla Coppa Italia, il primo trofeo della carriera e il primo che Napoli può stringere dopo 25 lunghi anni. Percorso pari ad ogni passo: anime gemelle anche in questo, lui e Partenope. Insieme, tre metri sopra il cielo. Che dalle parti del San Paolo è più azzurro che mai.
NUMERI D'ORO – Romanticismo a parte, sono i freddi numeri a parlare per lui. Alla vigilia delle 300 panchine in A, il bilancio è fortemente in attivo: 113 vittorie, 92 pareggi e 94 sconfitte. Ancor più roseo è il conto se ci si limita a Napoli: 52-33-24, giocateli al Lotto: è il ruolino fenomenale tenuto in campionato. Se invece vi piacciono le coppe i numeri d'oro sono 65-41-31, computo complessivo fra il campionato e tutte le altre competizioni. Anche queste sono cifre da vincente, come tutte quelle della sua carriera. Comprese quelle scritte sul suo contratto, compresa quella che, salvo clamorose sorprese, è pronta ad essere aggiornata: quella della scadenza.
AMORE SENZA FINE (?) – Per ora è tutto incerto. Lui prende tempo: De Laurentiis gli mette fretta. Le parti non sono poi così lontane, molto di questa vicenda lo diranno i prossimi risultati. Il problema non si pone tanto per lo stipendio (Mazzarri è già fra i più pagati del campionato con circa 2,5 milioni all'anno), ma più che altro per i programmi societari. Il 'Mago Walter' vuole tirar fuori il coniglio grosso, a patto che il Napoli gli fornisca il cilindro giusto. Progetto serio e calciatori all'altezza, questo chiede il mister. L'accordo non è lontano, e la speranza di tutti e che si scriva il lieto fine. La conclusione più giusta per due anime gemelle.
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