CALCIOMERCATO LAZIO SFOLTIMENTO 15 CESSIONI / ROMA – Quindici giocatori sono più di quelli che potrebbero giocare una partita ufficiale (undici titolari, tre sostituti). Un'infinità. E la Lazio si è prefissa di venderli entro la fine del mercato agostano. Calciomercato estivo che chiuderà tra tredici giorni, e che di certo non ha visto i biancocelesti protagonisti fino ad oggi. Quindici cessioni in tredici giorni: vi presentiamo la missione sfoltimento della Lazio.
DIFESA – In porta va piazzato Carrizo: l'argentino doveva rientrare nello scambio col Genoa per Granqvist, ma non se ne è fatto nulla. Lui avrebbe voluto il Catania, oggi sonda piste estere. Del reparto arretrato fanno parte anche Zauri e Stankevicius: il primo andrebbe via persino gratuitamente (piace a Bologna, Chievo e Samp); per il secondo solo un sondaggio del Maiorca, intimorito dalla pletora di infortuni che lo benedice puntualmente. Attende anche Crescenzi (classe 1992). Ma per lui vale il discorso delle prossime righe.
CENTROCAMPO – Il monito di Lotito è stato chiaro: “Se tutti i Primavera della Lazio accettassero di andare alla Salernitana avrebbero la possibilità di crescere”. Ma non tutti accettano, e così si ritrovano nel limbo di Formello, senza poter giocare né con la Primavera (per limiti d'età) né con la prima squadra (per scelta tecnica) i vari Ceccarelli (classe 1992), Cinelli (1989), Ricci (1990). Per non toccare i nervi scoperti: restano da stabilire i futuri di Foggia e Matuzalem. L'esterno napoletano tornerebbe di corsa alla Sampdoria, ma per adesso la squadra più vicina sembrerebbe il Pescara. Matuzalem è ai margini: il caos del suo grave ritardo nel rientro dalle vacanze prosegue. Dicono che si alleni per conto suo, in attesa di una sistemazione. Il reintegro in rosa è lontano anni luce. Curiosano il Milan e qualche società estera.
ATTACCO – Il reparto più grasso. Proseguono il discorso dei giovani lontani da Salerno i prospetti Cinque (classe 1991), Di Mario (1991), Mendicino (1990) e Sani (1993): quest'ultimo, in particolare, vanta offerte importanti dalla Serie B, complice un campionato Primavera da protagonista assoluto e trascinatore alla finale di Gubbio, ma con la società è quasi giunto al braccio di ferro. Difficili anche le situazioni di Alfaro, Floccari e Sculli. L'uruguaiano ha diversi e concreti ammiratori in Italia (Bologna, Chievo) e Spagna (Levante). Lotito non vuole privarsene a titolo definitivo, gradirebbe pecunia importante anche solo per il prestito (e questo, al solito, argina le trattative). Si risolverà verosimilmente nelle ultime ore di mercato anche il futuro di Floccari: la punta calabrese per ora fa parte del progetto di Petkovic, ma alla prima offerta vicina alle richieste della società potrebbe partire. Peccato che le richieste della società, finora, abbiano intimidito Pescara e non solo. Infine Sculli: il Genoa non lo ha riscattato, venendo meno alla parola data a gennaio. Neanche i biancocelesti lo vogliono: in attesa che venga chiarito il suo coinvolgimento nel calcioscommesse, lui non c'è. Letteralmente: dicono di non averlo visto, almeno a Formello. E così i quindici, ognuno col suo scenario, aspettano. Quindici personaggi in cerca di squadra. Che siano troppi anche per Pirandello?
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