Matteo Dotto su mercato Torino e arbitri

Il giornalista di Mediaset sulle trattative dei granata e le nuove tecnologie dei direttori di gara

MERCATO TORINO ESCLUSIVO DOTTO / ROMA – Il Torino è ritornato in Serie A dopo tre stagioni e il popolo granata chiede a gran voce rinforzi al presidente Cairo. Calciomercato.it ha contattato in esclusiva Matteo Dotto, moviolista delle reti 'Mediaset' e sostenitore del Torino, per fare il punto della situazione nel mercato in entrata dei granata e della situazione arbitrale nel nostro campionato.

MERCATO TORINO – “Fino adesso è un mercato appena sufficiente. L’arrivo di Gillet, Gazzi, Brighi e Santananon può rendere felice la piazza. Ventura ha chiesto altri quattro rinforzi, Cairo si è detto d’accordo: speriamo che trasformi le promesse in fatti. E’ un mercato fatto da pochi soldi, il Torino non ha grandi disponibilità finanziarie, speriamo che riesca a coniugare la qualità con il budget limitato della società”.

OBIETTIVI FLOCCARI E TISSONE – “Floccari non vale più di Bianchi. Il capitano ogni estate è sul piede di partenza, forse perché ha un ingaggio alto o perché Cairo chiede troppo per il suo cartellino, personalmente non lo lascerei partire. Floccari ha caratteristiche diverse da Bianchi, aiuta di più i centrocampisti ed è meno punta da area di rigore rispetto a Bianchi. Tissone? E’ un ottimo centrocampista, forse è stato sottovalutato dal nostro campionato. A Bergamo, con Delneri, ha fatto vedere buone cose: potrebbe essere una pedina fondamentale nello scacchiere di Ventura“.

TECNOLOGIA IN AIUTO DEGLI ARBITRI – “Già gli assistenti di porta sono stati un passo in avanti, anche se all’Europeo con il gol non dato all’Ucraina nella partita contro l’Inghilterra qualche lacuna c’è stata. Penso che sia più importante avere un presidio umano nell’area di rigore rispetto all’aiuto tecnologico, non solo nel caso dei gol fantasma ma anche negli episodi di area di rigore, come con le trattenute nei corner che caratterizzano solo il campionato italiano: questi episodi all’estero li vediamo meno, così a farne le spese sono le nostre squadre in Europa, come il Milan in occasione della partita contro il Barcellona di quest’anno”.

PERIODO ARBITRI – “Negli ultimi anni gli arbitri sono migliorati notevolmente. Non c’è più una cupola che opprime come prima, quando esisteva il sistema Moggi. Certo, anche ad oggi ci sono delle sviste e gli arbitri continueranno a sbagliare, ma adesso si ha la sensazione che gli errori siano dovuti alla buona fede dei direttori di gara”.