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Alessandro Acori su Matri e Moscardelli

RadioCalciomercato.it ha intervistato in esclusiva l'ex allenatore del Rimini

MERCATO JUVENTUS, ESCLUSIVA ACORI / ROMA – Si continua a parlare nelle ultime ore di un possibile trasferimento di Alessandro Matri dalla Juventus al Milan. Per commentare questa operazione di mercato e quelle che sono le principali caratteristiche dell'ex attaccante del Cagliari la redazione di RadioCalciomercato.it, web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Alessandro Acori, che ha allenato nella stagione 2006/07 Matri a Rimini.

MATRI – “Quando lo prendemmo a Rimini aveva giocato un anno in C1 al Lumezzane. Fece benissimo nella serie cadetta, cove c'erano Juve, Napoli e Genoa. In attacco c'era parecchia concorrenza con i vari Ricchiuti, Moscardelli e Jeda, ma Matri si ritagliò uno spazio importante collezionando 20 gettoni. Anche nella corsa stagione ha fatto bene alla Juve, prima di calare nella seconda parte di stagione. Alessandro a un certo punto voleva un pò strafare, perché puntava anche alla Nazionale, ma non ha chiuso nel migliore dei modi”.

MILAN – “I rossoneri potrebbero davvero rinforzarsi, dopo aver ceduto Pirlo l'anno scorso alla Juve. Le due squadre potrebbero insomma scambiarsi nuovamente il favore”.

MOSCARDELLI – “E' arrivato un pò tardi, avendo fatto la trafila delle giovanili nel Lazio. Lo feci prendere alla Sangiovannese e si comportò benissimo. Moscardelli ha grandissimi colpi, realizza reti spettacolari ma è anche molto bravo anche a dialogare con i compagni di squadra”.

FUGA DI TALENTI – “Il calcio è cambiato. Oggi gli osservatori della società analizzano i giocatori di tutto il mondo, quindi si è allargato il mercato. Può accadere che lascino la Serie A tanti giovani, ma anche che accada l'esatto contrario. L'Udinese, ad esempio, è da tempo che continua a scovare tanti giovani promettenti in giro per il mondo. I giovani devono giocare, senza aver paura di schierarli, come accado all'estero”.

FUTURO – “Non vorrei essere presuntuoso, ma mi sembra strano essere ancora senza panchina. Ho sempre fatto risultati, a Gubbio, a Benevento. Poi durante la stagione a Cremona sono incappato in una situazione assurda, dove ci hanno squalificato 4-5 giocatori che si vendevano le gare. Ho fatto il poliziotto in quella stagione e non l'allenatore. Mi sento giovane, ho tanta passione per cui aspetto una chiamata. Contatti? C'è stato qualcosa, ma non ho dirigenti che possano aiutarmi, quindi devo guadagnarmi sul campo il successo”.

Redazione

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