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LA TATTICA DEL MERCATO: Palermo, obiettivo Bradley

Analisi dei protagonisti della calda estate del calciomercato

CALCIO CALCIOMERCATO TATTICA CHIEVO VERONA PALERMO PERINETTI BRADLEY SANNINO / ROMA- Una delle sorprese più liete della Serie A appena conclusa è stata senza dubbio la continuità di prestazioni di Michael Bradley, centrocampista statunitense del Chievo Verona. Il mediano a stelle e strisce ha stupito davvero tutti tanto che sarà difficile trattenerlo in Veneto. Una delle piste di mercato più calde riguarda il Palermo che lo vorrebbe regalare al nuovo tecnico Giuseppe Sannino.

 

BIOGRAFIA – Michael Sheehan Bradley nasce a Princeton, negli Stati Uniti, il 31 luglio del 1987. Il ragazzo però non cresce nel New Jersey ma muove i primi passi calcistici (aiutato dal padre Bob, allenatore di grande valore) nell'Illinois dove entra nel settore giovanile dei Chicago Sockers salvo poi trasferirsi in Florida per giocare con la IMG Soccer Academy. A sedici anni entra nel SuperDraft della MLS e viene scelto dai New York MetroStars con cui disputa due stagioni: la seconda da titolare. Le ottime prestazioni negli Usa gli valgono la chiamata europea e nel 2005 va in Olanda dove viene ingaggiato dall'Heerenveen. Gioca 3 stagioni nei Paesi Bassi imponendosi come titolare e segnando addirittura 15 gol. Nel 2008 viene acquistato dal Borussia M'Gladbach dove diventa una prima scelta a centrocampo salvo poi passare nel gennaio 2011 in prestito all'Aston Villa. Con il club di Birmingham gioca pochissimo e dopo essere tornato alla base viene ufficializzato il suo trasferimento al Chievo Verona, dove stupisce tutti per continuità di rendimento e capacità di adattamento diventando un pezzo pregiato dello schacchiere di Di Carlo. Bradley debutta a 18 anni in nazionale sotto la guida tecnica di Bruce Arena, che lo porta a giocare le amichevoli di avvicinamento a Germania 2006, per il quale però non sarà convocato. Con l'arrivo del padre Bob alla guida della nazionale a stelle e strisce, Bradley comincia a guadagnarsi i galloni del titolare a suon di ottime prestazioni. Vince la Gold Cup del 2007 e arriva secondo a quella del 2011. Fa parte della spedizione americana che stupisce tutti alla Confederations Cup del 2009 (secondo posto) e disputa i mondiali sudafricani del 2010, terminando l'avventura agli ottavi di finale. In tutto Bradley ha giocato 65 partite con la sua nazionale mettendo a segno 10 gol.

CARATTERISTICHE TECNICO-TATTICHE – Michael Bradley, a soli 24 anni, è sicuramente un centocampista da tenere d'occhio per capacità tecniche e tattiche. Alto 1,86 per 84 kg, fisico compatto e potente, destro naturale. Bradley può già vantare esperienza internazionale da vendere, avendo giocato in palcoscenici importanti con la sua nazionale ed avendo disputato diversi campionati in Europa, dove il calcio è certamente più competitivo rispetto al 'soccer' americano. Centrocampista moderno, può svolgere benissimo il ruolo di centrocampista centrale in una mediana a 3, 4 o a 5 per le sue capacità di interdizione e di impostazione. Bravo anche come mezz'ala, ha un piede educato con il quale si incarica spesso di battere i calci piazzati. Nonostante sia un giocatore che ama inserirsi senza palla, in Italia non ha segnato quanto invece aveva fatto in Olanda e in Germania imponendosi più come uomo d'ordine. Considerata la sua statura è anche abile nel gioco aereo. 

E' UN AFFARE PER IL PALERMO? – Senza dubbio. Chi compra Bradley aggiunge veramente tanta qualità alla propria rosa. Il giocatore infatti a 24 anni non è più una promessa ma una certezza assoluta per la grande esperienza maturata negli anni in Germania, in Olanda e nella stagione scorsa al Chievo dove ha dimostrato di essere molto a suo agio con il nostro tipo di calcio. Per il gioco del nuovo tecnico palermitano Giuseppe Sannino inoltre Bradley è perfetto. L'allenatore campano nell'esperienza a Siena (ma anche a Varese) ha quasi sempre giocato con il 4-4-2 o con il 3-5-2 con centrocampisti centrali più bravi in interdizione che in impostazione . Bradley starebbe bene sia nel 4-4-2 come mediano di interdizione ma capace anche di impostare l'azione e di inserirsi, sia nel 3-5-2 come diga centrale oppure come mezz'ala. La grande esperienza internazionale maturata con la selezione degli Stati Uniti inoltre lo rende un elemento indispensabile per un possibile ritorno in Europa della squadra rosanero.

 

Redazione

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