RADIOCALCIOMERCATO ESCLUSIVO GIORGIO PERINETTI / ROMA – Prepara le valigie e parte per Palermo: dopo una stagione da incorniciare vissuta a Siena, Giorgio Perinetti, oramai ex dirigente dei toscani, parla del presente e del futuro in esclusiva ai microfoni di Radiocalciomercato.it, la web-radio ufficiale di Calciomercato.it. “Il campionato di quest'anno aveva delle insidie particolari, è stata una competizione dura e difficile per tutti, Genoa, Fiorentina e Palermo hanno lottato per la salvezza, abbiamo fatto una grossa impresa grazie soprattutto ai ragazzi e alla mano di un allenatore, Sannino, che ci ha messo tanta passione”, esordisce Perinetti.
STRESS DA PANCHINA – “Sannino ha vinto 7 campionati nelle serie minori, ha fatto bene a Varese, a Siena; il far bene aiuta a superare lo stress da panchina. Il calcio è diventato difficile da gestire, soprattutto durante la settimana, non c'è da meravigliarsi se Luis Enrique e Guidolin siano stressati”.
DESTRO IN NAZIONALE – “Ha messo a segno 12 gol senza rigori, ha fatto un grosso exploit, non pensavo lo potesse fare da subito. Ha grosse potenzialità, ma ci credevamo e gli abbiamo dato fiducia, cosa che ad un italiano non si dà facilmente, perchè ci si aspetta tanto e subito al contrario dello straniero”.
CONVOCAZIONI PRANDELLI – “La convocazione di Destro è stato un premio per tutta la squadra. Sono d'accordo con la linea del ct, ha fatto bene a convocare i giocatori giovani, di qualità e in forma: hanno molto entusiasmo”.
COSA PORTERA' VIA DA SIENA? – “Un affetto particolare, ma la cosa che ricorderò maggiormente sarà il gol di Vitiello a Roma all''Olimpico': la squadra era in difficoltà e nel finale abbiamo riagguantato il pareggio nel con un giocatore non famoso. È stata la dimostrazione dell'unità della squadra e ci ha dato la convinzione di poter essere protagonisti in serie A”.
FUTURO PALERMO – “Bisogna capire la stagione, nessuno deve pensare che è piu bravo degli altri, bisogna crearsi la situazione per capire l'annata difficle di quest'anno, poi piano costruiremo tutto il resto, ci vorrà tempo per metterci a lavoro, sarò ufficialmente del Palermo da luglio”.
ZAMPARINI E SANNINO – “Ho avuto tanti presidenti, tipo Sensi e Ferlaino, credo che quando un presidente è cosi appossionato ti coinvolge, poi bisogna cercare di fare il meglio possiibile, la componente entusiasmo mi affascina nelle persone ed è il primo motore per fare andare le cose per bene. Ho un buon rapporto con Sannino, deve parlare con il presidente del Siena, parleranno senza mezzi termini; se dovesse andar via da Siena mi propongo per portarlo a Palermo. Nel calcio ci sono dei tempi che vanno rispettati”.
FAGGIANO A PALERMO– “C'è il problema del peso, del bagaglio a mano – sorride il dirigente – vedremo, è un ragazzo che ha fatto molto bene, fossi nel Siena ripartirei da lui, per me è un collaboratore assolutamente valido”.
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