Milan, la difesa perde i pezzi

I rossoneri piu' debilitati che mai sfidano il Chievo

MILAN EMERGENZA DIFESA PEZZI / MILANO – E' il momento più difficile della stagione. Il Milan di mister Allegri si ritrova a -1 dalla Juventus capolista e stasera, come nelle prossime partite, si gioca la possibilità di restare aggrappato al sogno scudetto che nelle ultime due settimane è sembrato pian piano svanire. Calo fisiologico o meno, i rossoneri hanno bisogno di ritrovare punti importanti da qui alla fine del campionato ma la rosa, tra infortunati e squalificati, è più decimata che mai.

DIFESA CHE BALLA – Il pacchetto difensivo rossonero, dopo la perdita di Thiago Silva, ha manifestato maggiori difficoltà. Il Milan ha subito 7 gol nelle ultime cinque partite. Esclusa, dunque, la gara di San Siro contro il Barcellona, la retroguardia non ha saputo tamponare quelle falle che, quasi da solo, il difensore brasiliano sapeva porre rimedio. Sebbene in questo dato rientrino anche i due gol su rigore di Messi, ciò non toglie che alcune amnesie difensive di troppo (Mexes al Camp Nou e contro la Fiorentina, Abate sul gol di Jovetic) abbiano giocato dei ruoli determinanti negli ultimi insuccessi.

A VERONA – La sfida contro il Chievo di questa sera è un crocevia troppo importante per poter essere fallito. I tre punti sono d'obbligo per non lasciare la strada spianata a un'indomabile Juventus. Allegri si trova ad operare delle scelte quanto mai scontate: senza Abate, Bonera e Antonini, potrebbe perdere anche Alessandro Nesta per via di un attacco febbrile (ma dovrebbe stringere i denti), e non è ancora certo se si affiderà a Philippe Mexes. Nel caso in cui il francese fosse relegato in panchina, sarebbe rispolverato Mario Yepes.  A dare forfait è anche Urby Emanuelson, al quale sarebbe stata assegnata la fascia sinistra orfana di Antonini. Con Zambrotta sulla corsia mancina, diventa d'obbligo l'inserimento di Mattia De Sciglio in qualità di terzino destro. Il diciannovenne è stato aggregato tutta la stagione all'organico della prima squadra, disputando da titolare l'ultima gara del girone di Champions League, pareggiata 2-2, contro il Viktoria Plzen. La difesa è il primo problema ma anche a centrocampo sono necessari degli aggiustamenti per sopperire alle mancanze di Aquilani e Ambrosini. I due centrocampisti squalificati verranno sostituiti da Clarence Seedorf, che giocherà da trequartista, e da Gennaro Gattuso, pronto a riprendersi la maglia da titolare e a dare la scossa che manca alla formazione. Sarà lui, anche, ad indossare quella fascia di capitano che funge da motivazione e stimolo in più nella difficile gara di questa sera. Si segnala anche la presenza di Mathieu Flamini tra i convocati. Il francese, dopo aver ripreso confidenza con il terreno di gioco, nella categoria “Primavera”, è stato arruolato per la trasferta di Verona. Vive, invece, di abbondanza il reparto offensivo. Al solito Zlatan Ibrahimovic dovrebbe essere affiancato Robinho. L'inserimento dell'ex Santos lascia perplessi i tanti estimatori di Stephan El Shaarawy, ancora troppo poco visto dal tecnico livornese che, ora, sembra più in crisi mai.

GRATICOLA – L'ultima partita contro la Fiorentina, oltre a danneggiare gravemente la situazione di classifica del Milan, ha fatto suonare l'allarme Allegri. Il presidente Berlusconi non ha condiviso diverse scelte e l'atteggiamento della squadra contro la formazione viola. Ciò si aggiunge alla gara d'andata contro il Barcellona, giudicata troppo difensivista e contraria al “credo” presidenziale. Il periodo, dunque, è difficile non solo per la squadra ma anche per l'allenatore il quale deve mantenere vive le speranze fino alla fine del campionato. Vincerle tutte è un obiettivo ostico ma è ciò a cui bisogna ambire, confidando anche in un mezzo passo falso della Juventus. Utopia per molti, sana e concreta realtà per altri, anche perché il Milan non può più permettersi di perdere punti per strada dopo Catania e Fiorentina. E Allegri lo sa bene.