RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO DE PAOLA / TORINO – Il deludente pareggio interno contro il Chievo per 1-1 e il contemporaneo successo del Milan sul campo del Palermo (4-0), hanno definitivamente palesato in casa Juventus l'esistenza di un problema legato al rendimento sotto porta dei suoi attaccanti. Sono infatti soltanto 15 le reti messe a segno dall'intero reparto avanzato bianconero, pochissimi soprattutto se paragonate alle 18 realizzate dal solo Ibrahimovic tra i rossoneri. Per analizzare il momento della 'Vecchia Signora', RadioCalciomercato.it – la web radio ufficiale di Calciomercato.it – ha intervistato in esclusiva il direttore di 'Tuttosport', Paolo De Paola.
MANCA PUNTA DI LIVELLO – “Delusione per il mancato arrivo di un top player? La Juventus sta seguendo una precisa programmazione economica: erano stati contattati giocatori di valore assoluto come Aguero, Sanchez, Tevez ma si è valutato che non fosse forse il momento per un certo tipo di investimenti. Il club bianconero si è comunque rivoluzionato: è stata una campagna acquisti all'insegna di tantissime novità. Questa rivoluzione anche economica, potrà essere completata la prossima stagione. Indipendetemente da eventuali cessioni è stato programmato l'acquisto di un grandissimo attaccante e non solo…”.
TEVEZ – “Sarebbe l'uomo giusto in attacco ma bisogna tenere in considerazione anche tutte le altre ipotesi. Nella 'prima fascia' segnalata da Conte ci sono sicuramente lui ed Aguero. Il mercato poi ti spinge a volte a doverti spingere su altri obiettivi”.
PROBLEMA VUCINIC? – “I fischi indirizzati a Vucinic? E' un giocatore con numeri da fenomeno ma non è un fenomeno. Ha grandi qualità che però non riesce ad esprimere con continuità per via di una certa fragilità caratteriale. Deve sentirsi sempre al centro del progetto ed anche questo atteggiamento a volte indolente, rientra nel medesimo discorso. Credo che però i fischi nei suoi confronti siano ingenerosi. Bisogna anche valutare se il dispendio di energie che Conte richiede ai suoi attaccanti, non ne pregiudichi il rendimento sotto porta”.
ELIA E KRASIC – “Credo che si debbano fare discorsi diversi per questi due giocatori: Krasic dovrebbe andar via, su Elia invece si sta riflettendo. Sull'olandese ci sono molte aspettative da parte del club, è un pò indietro nel sintonizzarsi col resto della squadra ma Conte lo apprezza tantissimo. Entrambi potrebbero comunque partire, al momento ritengo comunque più probabile la cessione del serbo: il tecnico ha provato a coinvolgerlo in tutti i modi ma lui non ha mai sfruttato le occasioni concessegli. C'è qualcosa nel giocatore che non va: ci si aspettava nell'ambiente maggiore disponibilità da parte sua”.
CORSA SCUDETTO – “Conte non mollerà mai fino all'ultimo secondo per la lotta allo scudetto, di questo ne sono certo. Ha dimostrato grandissimo carattere e abilità anche nella comunicazione. Sono molto sorpreso da questa nuova generazione di allenatori italiani: lui, Montella, Mazzarri ed Allegri stanno portando qualcosa di nuovo anche a livello di comunicazione oltre che a livello tecnico-tattico. Non voglio fare inadeguati accostamenti, ma Conte somiglia molto a Mourinho: catalizza tantissimo l'attenzione, parla molto con la squadra e la difende: i suoi giocatori sono sempre i migliori del mondo, anche quando li deve bastonare”.
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