TRAMACERE RADIOMILANINTER / MILANO – Il maltempo blocca l’Italia intera e il mondo del pallone, ovviamente, non può essere da meno. Partite rinviate, riforme dei calendari, proposte di anticipo e posticipo ad orari più adeguati al clima siberiano che ci sta attanagliando, legge sugli stadi e via discorrendo riguardo ad un calcio malato che la neve sembra aver paralizzato come una medusa che con i suoi tentacoli stordisce ed uccide la malcapitata preda.
Tutto fermo quindi? Assolutamente no! In casa Inter, purtroppo, il biscione striscia e sibila fra le maglie di uno spogliatoio leggermente disunito e, a tratti, in disaccordo con il proprio leader. Gli ultimi 4 risultati, dalla sconfitta in Tim Cup ai quattro sberloni di Roma, passando per il capitombolo di Lecce e dal pareggio imbiancato contro il Palermo, hanno inserito nella tranquillità di Appiano Gentile il seme della discordia fra l’allenatore, fermo e concentrato su quel 4-4-2 di Trapattoniana memoria e il folletto di Utrecht, trequartista moderno che, ritornato da un lungo infortunio, reclama il suo posto da titolare.
Ranieri aveva la ragione dei risultati dalla propria parte. Con gli uomini a sua disposizione, nei mesi di Novembre e Dicembre, ha ottenuto proprio grazie al 4-4-2 una serie di risultati utili che hanno riportato i nerazzurri dai bassifondi di una classifica angosciante al dolce confine dell’Europa che conta. Per fare il salto di qualità, tuttavia, serve una spinta in più, la spinta del campione o del fuoriclasse che, attualmente, solo Wesley Sneijder può fornire ad una rosa priva dell’elemento fantasia.
Come conciliare, quindi, la presenza di un trequartista con un modulo che, seppure vincente, è totalmente scevro alla presenza del classico numero 10? Massimo Moratti risulta sempre più infastidito dalla polemica nata fra il suo allenatore e il suo fuoriclasse che, a detta degli operatori di mercato, dovrà fruttare una grossa plusvalenza al bilancio nerazzurro nel mercato estivo post-europei.
Wesley Sneijder, probabilmente, non sarà più un giocatore nerazzurro a partire da Giugno 2012, ma la cessione di Thiago Motta ritenuto incedibile da Ranieri, la spinta verso il 4-2-3-1 e il mancato arrivo di un esterno offensivo richiesto a gran voce dall’allenatore, sono frecce velenose che la dirigenza nerazzurra sta scagliando contro il tecnico Testaccino. I rumors che rimbalzano dalla terra di pulcinella non sono poi così lontani. Il già corteggiato Walter Mazzarri, dopo aver cambiato “procuratore” passando da Carlo Pallavicino a Beppe Bozzo, sembra essere molto vicino al cambio di poltrona.
La fisica ci insegna che due magneti carichi alla stessa maniera si respingono. La negatività di Ranieri e il nervosismo di Sneijder si frappongono respingendosi all’infinito senza trovare un punto di contatto. Moratti sta provando a ricongiungere le ferree posizioni dei due, ma, proprio come due calamite che vengono forzate a stare insieme, al momento del rilascio la spinta di allontanamento sarà più forte rispetto al principio.
E se questo impulso fosse così forte da aprire i cancelli di Appiano per entrambi?
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