PAGELLONE / ROMA – A suon di gol e assist Mutu si aggiudica la palma di migliore giocatore del XVIII turno di campionato. Ilicic, invece, risulta il peggiore: la sua prestazione è a dir poco sottotono.
TOP
5) Kjaer (Roma) – Impeccabile in almeno tre situazioni, salva il risultato con interventi al limite del prodigioso. Bravo negli anticipi, deciso nei tackle, appare sicuro nel gioco aereo. Guida la difesa della Roma con grande personalità, neutralizzando gli attacchi di Gomez e compagni. Pericoloso sui calci piazzati con il suo colpo di testa. Ritrovato. VOTO 7.
4) Vucinic (Juventus) – Propositivo in fase di costruzione, l’attaccante montenegrino disputa una buona gara sotto il profilo dell’intensità e dell’impegno. Finalmente decisivo sotto porta, realizza il gol del momentaneo 1 a 0, appoggiando in rete un invitante passaggio di Lichtsteiner. Nel finale esce per fare posto a Borriello e il pubblico bianconero lo ringrazia. Cinico. VOTO 7.
3) Giovinco (Parma) – Ancora una prestazione esaltante per il la “Formica Atomica”: assist e gol non solo consentono al Parma di tornare alla vittoria, ma mettono in evidenza un invidiabile stato di forma. Con la palla tra i piedi è sempre pericoloso: crea la superiorità numerica, attacca gli spazi e tenta la conclusione. Fantasista. VOTO 7.
2) Klose (Lazio) – Si muove molto, non lasciando alcun punto di riferimento ai difensori avversari, oggi troppo statici. Bravo a guadagnarsi punizioni pericolose dal limite dell’area, è il fulcro del gioco degli uomini di Reja. Oltre a far salire la squadra con ottime sponde e giocate d’alta scuola, trova la rete che mette al sicuro il risultato. Fenomeno. VOTO 7.
1) Mutu (Cesena) – Partita strepitosa quella dell’attaccante romeno che entra in tutte le azioni pericolose del Cesena. Oltre a procurarsi un rigore, mette a segno una doppietta, permettendo ai suoi di stravincere lo scontro diretto contro il Novara. La sua giornata è rovinata da un brutto fallo di Rinaudo che lo costringe ad uscire dal campo anzitempo. Inarrestabile. VOTO 7,5.
FLOP
5) Abate (Milan) – Meno aggressivo del solito nel primo tempo, gioca col freno a mano tirato. Nella ripresa commette un errore clamoroso: nel momento migliore del Milan, liscia un pallone diretto a Milito che ringrazia e segna il gol del vantaggio interista. Col passare dei minuti fatica a riprendersi. Superficiale. VOTO 5.
4) Marilungo (Atalanta) – Praticamente mai in partita, non impensierisce assolutamente la retroguardia laziale. Biava e Dias hanno vita facile: l’attaccante bergamasco non tira in porta, finisce spesso in fuorigioco e sbaglia anche le cose facili. Denis è costretto a fare gli straordinari. Spettatore. VOTO 4.
3) Rinaudo (Novara) – Non solo è il più compassato del reparto arretrato piemontese, ma è anche il maggiore responsabile della disfatta contro il Cesena. Particolarmente sfortunato, devia nella sua porta un tiro dei romagnoli. Non contento, falcia in area di rigore Mutu, causando la massima punizione. Confuso. VOTO 4,5.
2) Ljajic (Fiorentina) – E’ vero che la Viola non sta passando un buon momento di forma e di risultati, ma lui fa poco o nulla per sollevare le sorti dell’incontro. Assente dalla trama di gioco fiorentina, non riesce mai a trovare lo spazio per la conclusione vincente. I difensori del Lecce, non certo due fulmini di guerra, arrivano sempre prima sul pallone. Discontinuo. VOTO 4,5.
1) Ilicic (Palermo) – Impalpabile e inconcludente, non riesce a mettere le sue qualità tecniche al servizio della squadra. I centrocampisti clivensi riescono ad arginarlo senza problemi. Le sortite offensive dei rosanero passano per i suoi piedi e i risultati non sono positivi. Davvero brutta la sua prestazione. Invisibile. VOTO 4,5.
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